Durante la settimana il giudice Posner, il magistrato che si occuperà del processo in programma il prossimo mese, ha pubblicato un documento in cui elenca e commenta le mozioni presentate da entrambe le aziende.
Nel lunghissimo documento pubblicato, il giudice elenca le varie mozioni presentate da entrambe le aziende, tra queste è possibile trovare la contestazione di un paio di brevetti dedicati alla tecnologia wireless. Il primo rivolge la propria attenzione ad una sequenza di preambolo, viceversa il secondo si occupa del countdown. Effettivamente esistono varie alternative per raggiungere un determinato risultato, tuttavia se lo standard nasce in seguito alla registrazione del brevetto, la soluzione è concederli in licenza FRAND.
Quanto elencato è il principale pensiero del giudice Posner, ma soprattutto egli si trova d’accordo con Apple nel dire che “Motorola è obbligata a cedere in licenza i brevetti che ricoprono una serie di standard”. Se la teoria dell’azienda di Cupertino regge, dall’altro lato l’idea è quella di richiedere un rimborso in denaro per i danni causati, attualmente la cifra si aggira attorno ai 347 milioni di dollari, stimato come un ragionevole compromesso in quanto non “ci sarebbero prodotti Apple sul mercato se non avessero sfruttato impropriamente il brevetto”. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di pagare 468 milioni di dollari, stimati come la perdita di Motorola a causa della violazione di quanto registrato. Entrambe le supposizioni sono state prettamente smentite da Posner definendole pura “fantascienza”.
In genere le corti dovrebbero prontamente rifiutare le teorie con le quali si vuole assegnare un valore economico ad un brevetto FRAND in grado di essere la chiave di volta per lo sbarco in un particolare mercato. Il processo avrà inizio nel corso del prossimo mese, staremo a vedere che accadrà, ma le premesse sembrano spostare l’ago della bilancia verso Apple.
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