Una ragazza di 14 anni scopre che i magneti presenti nell’iPad possono interferire con i defribillatori impiantati nel corpo

Una giovane ragazza di 14 anni ha condotto una ricerca per un progetto di scienze nella sua scuola, scoprendo che i magneti presenti nell’iPad 2 (il test è stato effettuato solo su questo dispositivo, ma potrebbe valere anche con i successivi) possono interferire con i defibrillatori impiantati nel corpo di una persona se questa lascia il dispositivo sul petto.

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Gianna Chien non ha vinto il premio della fiera, ma il suo studio sta facendo il giro del mondo tanto da essere stata invitata ad una riunione di 8000 medici della Heart Rhytm Society a Denver.

Tale ricerca offre comunque un campanello d’allarme per chi ha un defribillatore impiantato nel corpo, dato che i magneti dell’iPad potrebbero effettivamente interferire tanto da spegnere l’apparecchiatura. Chien chiarisce che i problemi si sono verificati in casi sporadici e solo se si tiene poggiato l’iPad sul petto per diverse ore (ad esempio se ci si addormenta con il tablet sul corpo…). Non si sono infatti verificati problemi se l’iPad rimane poggiato sul petto per diversi minuti.

In ogni caso, le persone coinvolte dovrebbero essere consapevoli dei rischi, in attesa che anche i medici possano effettuare un controllo più preciso.

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