iOS 7.1.1 potrebbe essere un aggiornamento più pericoloso del previsto per gli utenti interessati al jailbreak. Secondo le testimonianze di due noti hacker, questo aggiornamento potrebbe chiudere del tutto le speranze in un jailbreak per iOS 7.1.x, e forse non solo in quello…
Il primo a commentare, dal punto di vista della sicurezza, il rilascio di iOS 7.1.1 è stato I0n1c, il noto e controverso hacker che in passato ha collaborato alla realizzazione di alcuni jailbreak. Secondo Stefan, una vulnerabilità di iOS 7.1, utile al futuro jailbreak, sarebbe stata corretta da Apple in iOS 7.1.1. Questo, secondo l’hacker, renderebbe la nuova versione di iOS “in-jailbreakkabile“, per utilizzare un termine poco carino. Insomma, il jailbreak di questa versione potrebbe non essere mai possibile, almeno secondo I0n1c. Questo chiaramente significa che, a meno di cambiamenti particolari (in concreto, Apple dovrebbe introdurre nuove vulnerabilità che gli hacker potrebbero sfruttare per il jailbreak) anche il futuro iOS 8 e le successive versioni potrebbero essere talmente sicure da non poter essere violate dagli hacker. Ma I0n1c potrebbe sempre sbagliarsi.
Subito dopo I0n1c, anche MuscleNerd ha detto la sua sull’argomento: l’ex leader dell’iPhone Dev-Team e attuale membro degli Evad3rs ha comunicato che l’84% delle correzioni apportate da iOS 7.1.1 non provengono da Apple. Ben 16 su 19 provengono, infatti, da WebKit. Per questo motivo, l’hacker invita gli utenti interessati al jailbreak a non aggiornare ad iOS 7.1.1. MuscleNerd ha anche pubblicato il contenuto di una mail in cui vengono analizzati tutte le correzioni di sicurezza apportate da iOS 7.1.1, disponibile qui.
Anche da parte nostra, quindi, l’invito è quello di non aggiornare ad iOS 7.1.1 se siete interessati al jailbreak di iOS 7.1 e ad eventuali futuri jailbreak. Nonostante tutti, siamo fiduciosi che, prima o poi, un nuovo jailbreak per iOS sarà disponibile. Magari gli hacker decideranno di attendere iOS 8 – e quindi se ne riparlerebbe a fine anno – ma l’esperienza ci ha insegnato che davvero poche cose sono “impossibili” nell’universo tecnologico.