Con l’arrivo del nuovo iPad Pro M2 e del nuovo iPad di decima generazione si completa una linea decisamente ricca di soluzioni per tutte le necessità.
La nuova linea iPad offre ora ben cinque differenti modelli per tutte le tasche, nonostante gli aumenti abbiano colpito anche i modelli già presenti e non rinnovati. Sul gradino più basso ritroviamo ora il nuovo modello di iPad di decima generazione, affiancato ancora dal precedente modello di nona generazione. Il prezzo di partenza è pari a 439 euro per il modello di nona generazione, prezzo che sale a 589 euro per il nuovo modello di decima generazione appena presentato.
A salire ritroviamo iPad mini, il più piccolino in termini dimensionali venduto ora a partire da 659 euro per il modello entry level da 64GB. Salendo ancora ritroviamo l’apprezzato iPad Air M1, disponibile ora a partire da 789 euro. Il nuovo top di gamma iPad Pro, ora con chip M2, sarà invece disponibile a partire da 1069 euro per il modello da 128GB.
Molti utenti, e siamo d’accordo, lamentano però un po’ di confusione a cui Apple non ci abituava da anni. L’ampia gamma di scelta, le caratteristiche simili e la confusa compatibilità con gli accessori possono essere fonte di forti dubbi per i clienti alla ricerca di un nuovo iPad.
Prendiamo l’iPad 10. Rispetto al modello di nona generazione, che rimane in gamma con un prezzo di partenza più alto rispetto al passato (!), si tratta di un aggiornamento importante, caratterizzato da un nuovo design e da una porta USB-C. Il nuovo iPad, tuttavia, è molto simile all’iPad Air di quinta generazione.
Sia l’ultimo iPad Air che l’iPad entry-level hanno lo stesso design a tutto schermo senza pulsante Home, un sensore Touch ID incorporato nel pulsante di accensione, un display da 10,9 pollici, un sistema a fotocamera singola e il supporto per il 5G. I due iPad sono estremamente simili, con l’unica differenza dell’assenza del supporto per la Apple Pencil di seconda generazione sull’iPad entry-level, di piccole modifiche ai display e del chip.
L’ultimo iPad Air ha il chip Apple M1, mentre il nuovo iPad entry-level ha il chip A14 Bionic. Sebbene il chip M1 sia più potente dell’A14 Bionic, è improbabile che i clienti notino grandi differenze nell’uso quotidiano. Con iPadOS 16, tuttavia, il chip M1 consentirà di sperimentare nuove esperienze non disponibili sull’iPad entry-level, in particolare per quanto riguarda Stage Manager.
L’iPad di decima generazione non supporta poi la Apple Pencil di seconda generazione, quindi funziona solo con la Apple Pencil di prima generazione, che però richiede una porta Lightning per essere ricaricata, a differenza del modello più recente che si ricarica magneticamente. Poiché il nuovo iPad è dotato di una porta USB-C, i clienti dovranno acquistare un adattatore per caricare la Apple Pencil di prima generazione sul proprio iPad. Dal punto di vista del design, il nuovo iPad è il primo a presentare una videocamera FaceTime sul bordo orizzontale.
Oltre all’iPad Air e all’iPad entry-level, i clienti possono ancora scegliere l’iPad base di nona generazione come opzione. L’iPad di nona generazione presenta un pulsante Home, un display più piccolo da 10,2 pollici, il chip A13 Bionic e un connettore Lightning. Tra i tre modelli di iPad non Pro, i clienti devono scegliere tra differenze di prestazioni, design e compatibilità con Apple Pencil.
Nella parte superiore della gamma, i clienti possono scegliere il nuovo iPad Pro, ora alimentato dal chip M2. L’iPad Pro è disponibile nei formati da 11 e 12,9 pollici ed è l’unico modello di iPad con funzioni avanzate come ProMotion, uno scanner LiDAR, un connettore USB-C con supporto per Thunderbolt e Face ID. Anche l’iPad mini è un’opzione per i clienti che desiderano solo l’iPad più piccolo e portatile possibile.
Nonostante i nuovi aumenti è ancora possibile acquistare su Amazon alcuni modelli già esistenti ad un prezzo più conveniente. Ecco nel dettaglio i modelli acquistabili ancora a prezzo vantaggioso. Vi suggeriamo quindi di affrettarvi prima di un eventuale ritocco del prezzo anche sullo store di Amazon.
