Craig Federighi spiega perché Apple non fonderà mai iPad e Mac

Craig Federighi spiega perché Apple non vuole unire iPad e Mac.

Craig Federighi, volto ormai simbolo della direzione software di Apple, lo ha detto senza mezzi termini: “Non vogliamo costruire spork”. La frase, apparentemente curiosa, è stata pronunciata durante un’intervista con Federico Viticci di MacStories, uno dei maggiori sostenitori dell’iPad come strumento di lavoro principale.

Per chi non lo sapesse, lo spork è una posata ibrida che ha la forma simile a quella di un cucchiaio con l’aggiunta da due a quattro rebbi.

Ma cosa c’entrano le posate con i dispositivi Apple? E soprattutto, perché questa dichiarazione è così importante per comprendere la filosofia dietro iPadOS 26 e il futuro dell’iPad?

Federighi ha raccontato come la progettazione dell’esperienza multitasking su iPad sia stato un processo durato anni, con numerosi tentativi ed errori. Slide Over, Split View, fino ad arrivare a Stage Manager, introdotto nel 2022, sono il risultato di una ricerca continua di equilibrio tra potenza e semplicità, senza mai snaturare l’essenza touch-first del dispositivo.

La vera sfida, secondo il dirigente Apple, era mantenere l’iPad intuitivo e accessibile, evitando che gli sviluppatori si rifugiassero in paradigmi da Mac, come i menu bar. “Se l’iPad avesse avuto una barra dei menu fin dall’inizio, gli sviluppatori ci avrebbero infilato dentro ogni funzionalità”, ha spiegato Federighi. E così, invece di incentivare la creatività, si sarebbe rischiato di soffocarla.

Federighi ha sottolineato come oggi Apple stia cercando di riconoscere le differenze tra gli utenti: da una parte chi vuole un’interfaccia semplice e immersiva, dall’altra chi pretende più controllo, più finestre, più strumenti avanzati. iPadOS 26, attualmente in beta, cerca proprio di accontentare entrambe le anime, offrendo opzioni flessibili senza tradire la filosofia originaria dell’iPad.

Ma quando arriva il discorso sulla possibile fusione tra iPadOS e macOS, Federighi è netto:

Qualcuno ha detto: se un cucchiaio è fantastico e una forchetta è fantastica, uniamoli in un solo utensile, no? Peccato che quello strumento non sia né un buon cucchiaio né una buona forchetta. Ecco perché non vogliamo costruire uno spork.

Una metafora semplice, ma potente. L’iPad non deve diventare un mezzo Mac, così come il Mac non deve imitare l’iPad. Sono due visioni distinte, complementari, ma mai sovrapponibili.

Secondo Apple, fondere i due mondi non solo sarebbe un errore di design, ma anche una scelta rischiosa per l’ecosistema e per gli sviluppatori. Costruire un “ibrido” significherebbe snaturare due esperienze ottimizzate per contesti diversi.

L’iPad è pensato per essere immediato, touch, diretto. Il Mac, al contrario, è fatto per produttività avanzata, flessibilità e input tradizionali. Unire tutto in un unico sistema operativo significherebbe probabilmente sacrificare l’ottimizzazione di entrambi, con il rischio di offrire una soluzione mediocre anziché due eccellenti.

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