Giacomo Leopardi, tu mi turbi. Mi turbi, si, e povero il giovinastro di 18 anni che deve trascorrere intere nottate insonni nel tentativo di memorizzare quanti più ‘ahimè’, ‘misera Patria’ e ‘solitario canto’ che può. SEI TRISTE, CAPISCI? Un genio, per carità! Però un genioooo… come si può dire??? Triste, punto. Considerazioni del tutto inutili, mi rendo conto, perchè a chiunque sia all’ultimo anno del suo percorso di studi (che gli piacciano i ‘bicchieri mezzi pieni’, ‘mezzi vuoti’ o non gli piaccia alcun genere di bicchiere) Leopardi gli tocca e se lo deve studiare. Se però il suddetto studente è in possesso di un Tablet Apple, la tecnologia UDITE UDITE gli viene incontro. E’ infatti disponibile per iPad: Leopardi, canti e altri versi.
Da “L’infinito” a “Il sabato del villaggio”, da “Il passero solitario” a “La quiete dopo la tempesta”, riscoprire le più belle liriche dell’800 italiano grazie a questa applicazione si può.
Non solo Canti, l’Annotebook targato Dathlon contiene anche la “Batracomiomachia”, i “Paralipomini alla Batracomiomachia” ed il poema “Apprestamento alla morte”.
Completamente assorbito dal tuo studio ‘matto e disperatissimo‘, avverti il desiderio irrefrenabile di prendere qualche appunto o inviare la pagina sulla quale stai lavorando tramite mail? L’applicazione te lo consente, così come ti consente di scegliere il colore dello sfondo della pagina a seconda dell’ambiente più o meno illuminato in cui ti trovi o le dimensioni del carattere.
Insomma, già che devi: stancati con stile e scarica Leopardi: canti e altri versi per iPad.
L’applicazione, sapientemente progettata per uno studio ottimale, è disponibile in App Store al prezzo di 1,59 euro.