Le caratteristiche hardware dell’iPad2 hanno indubbiamente aperto le strade allo sviluppo di titoli videoludici di grande impatto grafico e non solo. EA non ha di certo sprecato l’occasione proponendo un aggiornamento per uno dei migliori giochi presenti sullo store in modo da sfruttare al meglio le nuove caratteristiche del nuovo tablet di Jobs. Dopo qualche settimana di prova ecco la recensione, con tanto di video gameplay, della redazione di iPaditala.
Finalmente si ragiona. Si, posso finalmente dire di aver trovato un titolo che nulla abbia da invidiare ai giochi disponibili per le altre console portatili presenti in commercio. Tutti sappiamo quanto Apple stessa pubblicizzi il gaming sui propri dispositivi, ma per gli appassionati del genere servono titoli degni di nota che si differenzino dai classici giochini (ottimi, per carità!) da utilizzarsi nelle piccole pause durante la giornata.
Arriva quindi DeadSpace HD. Un’atmosfera degna di un film horror, una trama avvincente e ricca di colpi di scena ed un comparto grafico di tutto rispetto, sono gli ingredienti che EA ha saputo combinare per lo sviluppo del, a mio parere, più valido titolo videoludico, di questo genere, presente su AppStore.
Storia del gioco
DeadSpace è un Survival Horror in terza persona ambientato in un ipotetico futuro nel quale i terrestri hanno colonizzato alcuni pianeti da cui attingono utili risorse minerarie.
Le vicende si svolgono durante il XXVI secolo. Il protagonista da noi impersonato, Isaac Clarke, è un ingegnere minerario che lavora per la Concordance Extraction Corporation, compagnia che si occupa della gestione delle grandi astronavi minerarie che viaggiano di galassia in galassia. La società ha recentemente ricevuto una segnalazione dalla nave USG Ishimura, in seguito alla quale viene immediatamente allestito un equipaggio che, a bordo della USG Kellion, inizia il viaggio per raggiungere la nave. La Ishumura è infatti ferma in orbita attorno a Aegis VII apparentemente per un guasto meccanico. Durante l’atterraggio, tuttavia, un malfunzionamento causa un grave danno anche all’astronave Kellion che richiederà una lunga riparazione prima della ripartenza.
Dopo lo schianto sul ponte di volo, l’equipaggio viene attaccato da un gruppo di creature antropomorfe, i due piloti rimangono uccisi, mentre Isaac riesce a fuggire sfruttando un montacarichi che però lo separerà dal resto della squadra. Isaac, Kenfdra Daniels e Zach Hammond sono gli unici sopravvissuti della USG Kellion e si avviano alla perlustrazione della Ishimura alla ricerca di un qualche meccanismo che gli permetta di inviare un messaggio di soccorso ed in perenne allerta per le creature ostili ed orribili che infestano l’astronave.
DeadSpace HD, per iPad, tuttavia non è il classico porting dell’omonimo gioco disponibile per PC e console; la trama è stata infatti parzialmente rivista. Le vicende si svolgeranno infatti qualche tempo dopo il primo episodio lasciando aperta una porta per un possibile sequel. Ancora una volta Vandal, nuovo protagonista della versione HD, vi porterà alla ricerca di tutti i più nascosti ed oscuri segreti dell’astronave. In un’avventura inedita, ricca di sorprese e sicuramente sconsigliata ai deboli di cuore!
Il gioco
Dopo un piccolo filmato introduttivo, utilizzato per lo più per introdurre ilngioco, ci si troverà subito all’interno della Ishimura dove un tutorial, ben realizzato, ci permetterà di apprendere i principali comandi di gioco.
Qui inizia ad intravvedersi il grande lavoro degli uomini di EA. Uno dei principali problemi dei dispositivi touch è sicuramente quello relativo all’utilizzo delle dita per compiere una determinata azione senza che la mano vada a coprire una vasta area dello schermo, impedendone la visuale. EA games, è riuscita nell’arduo compito di mettere insieme un’interfaccia di controllo molto semplice ed intuitiva. Non sono presenti tasti o pad sullo schermo, il movimento del giocatore viene gestito con due croci (virtuali ed invisibili): la prima sulla destra dello schermo che permette di muovere la visuale della telecamera, mentre una seconda, sulla sinistra, permette di far camminare o correre in tutte le direzioni il protagonista.La visuale, sempre in terza persona, ha inoltre permesso di posizionare sulla parte posteriore della tuta un pulsante che permetterà di utilizzare le funzionalità avanzate del RIG. Se da una parte ha permesso l’ottimizzazione dell’interfaccia di gioco, in alcune situazioni, sopratutto nei tunnel più angusti (e non sono pochi), il controllo in terza persona non permette un’ottima visuale dell’area davanti a noi, in quanto la testa ed il busto del giocatore coprono più della metà del display.
Questo risulta comunque un prezzo tutto sommato sostenibile per l’ottenimento di un buon sistema di gioco.
Non ho potuto provare il gioco prima dell’aggiornamento per iPad2, non so quindi fare un confronto diretto tra le due versioni, tuttavia la qualità raggiunta da questo titolo è davvero sbalorditiva. Texture di buona qualità, una gestione esemplare delle ombre, effetti di luce (con effetto HDR) con tanto di particelle di polvere, permettono all’iPad di candidarsi come un’ottimo strumento di gioco.
Sicuramente non siamo ancora ai livelli di console quali PlayStation, xBox o spingendoci ancora oltre dei moderni PC, tuttavia personalmente non ho mai apprezzato tanta qualità e una ineccepibile fluidità su un device di qualche millimetro di spessore, un peso contenuto e di un’ottima autonomia.
Il lavoro compiuto da EA è tangibile, sia per i caricamenti tra un livello ed il successivo che durano appena qualche secondo sia, e sopratutto, nelle scene di gioco più concitate, con luci soffuse, nemici disseminati per l’area e senza la minima incertezza, una fluidità ineccepibile. Si nota anche l’introduzione del filtro antialias che permette contorni e linee smussate e non seghettate.
Se proprio si deve trovare un difetto, alcune texture non raggiungono una qualità elevatissima, e se osservate con attenzione mostrano qualche “sbavatura”. I necroformi, seppur ottimamente rappresentati, soffrono della mancanza di poligoni necessari per ottenere forme più tondeggianti e precise. La quantità di oggetti disseminati per gli schemi è stata ridotta all’osso e, quei pochi presenti, non possono essere colpiti o danneggiati. Ma si tratta davvero di piccoli dettagli che in alcun modo riescono a ridurre la qualità del titolo.
Luci intermittenti e rossastre, corpi senza vita sparsi di tanto in tanto per i corridoi, giochi di luce ed ombre, improvvise apparizioni di mostri ed un’ottima ed incalzante colonna sonora garantiscono un’atmosfera da vero film horror, che lascerà ampiamente soddisfatti gli amanti del genere.
Il GamePlay
L’ambientazione, come detto, è quella di un’astronave infestata da numerosi mostri, che di tanto in tanto si frapporranno tra noi ed il nostro obiettivo. Le battaglie risultano essere avvincenti e poco ripetitive; le creature sono particolarmente resistenti, sopratutto con le prime armi del gioco, sempre che non vengano opportunamente mutilate delle loro membra o delle loro appendici. L’utilizzo delle giuste armi nelle giuste situazioni può davvero fare la differenza sopratutto man mano che si avanza con i livelli. L’introduzione di due modalità di fuoco (per ogni arma) si rivela da subito un dettaglio non di poco conto e dalla indiscutibile efficacia.
Se tuttavia le armi a disposizione non sono sufficienti, sarà sempre possibile ricorrere a semplici combattimenti corpo a corpo accompagnate da gradevoli animazioni.
Durante l’esplorazione dei vari schemi è possibile imbattersi in alcuni terminali dai quali sarà possibile sia acquistare potenziamenti per le proprie armi(utilizzando i nodi energetici trovati durante gli schemi) sia acquistare nuove tute ed altri oggetti (utilizzando i crediti accumulati durante i combattimenti o disseminati per i vari livelli).
Il protagonista è dotato, come detto, di una particolare tuta (detta RIG), la quale mette a disposizione un modulo di stasi che permetterà di rallentare, per qualche istante, gli oggetti in movimento; ed un modulo cinetico che invece ha il potere di attratte determinati oggetti che potranno essere quindi spostati o scagliati a grande distanza.
Le ambientazioni di gioco sono abbastanza ripetitive (ma d’altra parte siamo su un’astronave…), spazi stretti, lunghi corridoi intervallati tra loro da ambienti più ampi (tra cui quelli a gravità zero, davvero divertenti) nei quali tipicamente si consumeranno le principali “battaglie”. Perdersi tra i mille corridoi è abbastanza facile sopratutto agli inizi, ma un ologramma apposito ci indicherà, quando attivato, la direzione da seguire per raggiungere il prossimo obiettivo.
Menù impostazioni ed Extra
Il menù impostazioni permette la modifica dei suoni, di alcuni controlli di gioco e l’attivazione o disattivazione dei sottotitoli. Una piccola nota, fortunatamente è stato scelto di non doppiare il gioco in italiano ma di fornire solamente i sottotitoli (a volte non molto leggibili per alcuni giochi di colore). Dico fortunatamente in quanto sono ormai innumerevoli i giochi la cui storia e stata letteralmente rovinata da doppiaggi di dubbia qualità!
Sono stati anche messi a disposizione obiettivi secondari ed alcuni sfondi che verranno sbloccati con l’avanzamento del gioco.
Conclusoni
DeadSpace è disponibile su AppStore, al seguente indirizzo, al prezzo di 7,99€ ricordiamo in versione ottimizzata per iPad 2, (ma utilizzabile anche su iPad1).
Il prezzo potrà sembrare alto ad alcuni (anche se tutti abbiamo speso almeno 600€ per il tablet), ma vi posso assicurare che il lavoro compiuto da EA vale la spesa. Inoltre una piccola riflessione; quali altre console di gioco sono attualmente in grado di garantirvi un’esperienza di gioco di questo livello per una cifra inferiore ai 10€?