Il modo di fruire i contenuti musicali è cambiato radicalmente dall’avvento dell’iPod che, unito all’iTunes Store, ha rivoluzionato il rapporto tra clienti e case discografiche. Per questo, e tanti altri motivi, numerose applicazioni per iPad si stanno affacciando in questo panorama così promettente.
La ricerca della musica, soprattutto in questi tempi dove chiunque dotato di buona volontà e un minimo di mezzi può produrre un prodotto decente e distribuirlo in rete, è uno dei campi di applicazione più interessanti per le applicazioni mobili.
La necessità di avere un valido mezzo per scoprire nuovi talenti, scovare produzioni di nicchia altrimenti introvabili o semplicemente seguire tutte le novità del genere che più ci appassiona ha spinto alcune software house a creare applicazioni specifiche per la ricerca della musica in rete.
Le prime ad affacciarsi negli ultimi mesi sull’App Store sono state, come ci ricorda MacStories, Aweditorium e Discovr, a colmare quegli aspetti e quelle esigenze che servizi come Ping non hanno soddisfatto, volenti o nolenti.
Girovagare tra milioni di canzoni, ed avere la possibilità di ascoltare dischi di gruppi di cui probabilmente non avremo mai sentito parlare altrimenti, è la trasposizione moderna e un po’ cloud di quella meravigliosa attività che molti dei nostri genitori hanno fatto per anni nelle bancarelle e tra i banchi di scuola, e che qualcuno di noi, per pura passione o interesse personale, ancora oggi porta avanti nelle fiere d’antiquariato o nei negozi di Camden in quel di Londra.
Quindi non ci si stupisce più di tanto se applicazioni come Music Hunter portino questa passione all’interno dei nostri tablet, quasi a ricordarci che, sebbene le tecnologie siano cambiate e un’interfaccia touch non da propriamente la stessa sensazione che togliere la polvere dalla copertina di un vinile nell’ultimo scaffale di un negozietto underground, la curiosità, la passione per la musica e l’emozione di scoprire che un gruppo fino a un minuto prima sconosciuto ha composto una meraviglia di canzone, sono rimaste pressoché inalterate.
Poco importa forse quali siano i dettagli di queste applicazioni, ma evidenziarne le differenze aiuterà di certo i più appassionati a fare una scelta più accurata e adatta alle proprie esigenze.
Dietro a tutte queste applicazioni c’è Echoest, il potente motore di ricerca per contenuti musicali. Aweditorium e Discovr basano la loro ricerca sulla correlazione tra la musica indie e la musica già presente sul vostro iPad, mentre Music Hunter si presenta all’avvio con due aree di ricerca: una per generi, ed una per stili. Ogni volta che una delle voci presenti nelle due aree viene scelta, vengono mostrate decine di copertine di album.
Con Discovr e Music Hunter si possono ascoltare al volo le preview dell’iTunes Store, e acquistare l’album comodamente con un tap. Tramite Music Hunter invece si può anche navigare tra la musica che l’applicazione ritiene adeguata ai tuoi gusti, e le opzioni di ricerca sono configurabili. Infine si possono anche mettere insieme stili e artisti diversi nelle proprie playlist per affinare ulteriormente la ricerca.
Aweditorium è disponibile su App Store a questo link, mentre per aggiudicarvi Discovr invece potete seguire quest’altro link.
Ma se siete dei veri cacciatori di musica e queste applicazioni già vi affascinavano ma non ne siete completamente soddisfatti, Music Hunter, disponibile a questo link, vi stupirà per la sua maturazione rispetto alle altre applicazioni e per la sua capacità di scovare contenuti adeguati alle vostre ricerche, con un’interfaccia minimale ed elegante, che non guasta mai dentro ad un iDevice.
Buona caccia!