Adobe Color Lava, Adobe Nav e Eazel, la recensione di iPadItalia

Come vi avevamo anticipato, qualche giorno fa Adobe ha rilasciato una piccola suite di applicazioni per iPad perfettamente integrabili con la nuova versione di Photoshop. Le applicazioni a cui ci riferiamo sono:  AdobeNav (1,59 euro), Adobe Eazel (3,99 euro) e infine Color Lava (2,39 euro). Dopo qualche giorno di prove e test ecco la recensione di iPaditalia.

Photoshop Touch SDK Apps 414x109

Come tutti sappiamo Adobe ha presentato nello scorso marzo, durante l’evento Photoshop World, la Photoshop Touch SDK per l’omonimo programma di foto ritocco: Photoshop CS5. L’intento di Adobe è stato quello di mettere a disposizione un kit di strumenti di base che fossero utili agli sviluppatori occasionali, o professionisti, per dare sfogo alla loro inventiva e sfruttare le nuove tecnologie touch per creare un set di estensioni per Photoshop. L’SDK ha quindi il compito di agevolare lo sviluppatore nella creazione di un’applicazione che possa sfruttare tutte le caratteristiche del programma di foto ritocco di Adobe e perché no completarlo.

Al momento della presentazione furono mostrate 3 applicazioni molto diverse tra loro che probabilmente incarnano le differenti tipologie di sviluppo che l’SDK permette. Nei giorni scorsi le tre applicazioni presentate sono state rilasciate su App Store e quindi risultano fruibili da tutti gli utenti interessati.

Andiamo nel dettaglio ad analizzate le tre applicazioni.

Color Lava

Color lava è, di fatto, un’estensione di Photoshop per il tablet Apple che permette la creazione di colori personalizzati tramite l’utilizzo delle dita. L’applicazione riproduce una tavolozza Hi-tech sulla quale è possibile mescolare alcuni colori per ottenere di una determinata tonalità. Il colore ottenuto potrà essere  salvato o inviato a Photoshop tramite rete wifi o e-mail. All’avvio si avrà a disposizione un foglio bianco sul quale iniziare a mescolare i vari colori o, in alternativa, richiamare la libreria fotografica presente sull’iPad (o le fotocamere dell’iPad 2) per utilizzate i colori di una qualche immagine.

Sulla parte sinistra dell’applicazione, nella apposita tavolozza, sarà possibile selezionare il colore desiderato, mentre leggermente più in altro è presente un curioso contenitore con dell’acqua, nel quale è possibile “pulire” il proprio dito dal colore precedentemente selezionato o dai colori che si stanno mescolando sul foglio. È inoltre possibile modificare i valori di tonalità, saturazione e luminosità del colore selezionato cliccando nuovamente sulla tavolozza.

Nella parte destra sono invece presenti i campioni di colore che fanno parte del tema in uso. Ogni tema è composto da 5 campioni di colore e per creare un nuovo tema sarà sufficiente cliccare sul pulsante “New” in basso a sinistra.

L’applicazione conserva tutti i temi (e quindi i campioni ivi contenuti) all’interno di una comoda libreria in grado di contenere sino a 300 temi. Dalla libreria, cliccando due volte su un determinato tema, è possibile controllare i valori RGB e HSL ed i decimali di ciascun campione contenuto al suo interno.

 

Color Lava consente inoltre di utilizzare i propri temi ed i propri campioni anche in Photoshop, grazie alla possibilità di collegare il tablet tramite wifi con l’applicayione, oppure dà la possibilità di inviare i propri temi via mail come vere e proprie librerie.

Ottima anche dal punto di vista della grafica (basti osservare l’effetto dell’acqua al tocco del dito), Color Lava è la classica applicazione che realizza egregiamente tutti gli obiettivi che si propone. Davvero un ottimo strumento che, in maniera forse più intuitiva di quanto possibile con Photoshop ( è come farebbe un pittore davanti alla sua tavolozza),  rende possibile creare i propri colori, catalogarli, combinarli tra loro ed infine esportarli, per poterli utilizzare nei vostri lavori o foto-ritocchi.

L’applicazione è disponibile in inglese, francese, tedesco e giapponese. Per la sincronizzazione con Adobe Photoshop è richiesta la versione 12.0.4 o successive.

 

Eazel

Adobe Eazel consente di creare pitture ad acquerello su tela. Dimenticate quindi matite, gomme, e qualsivoglia altro oggetto che trovereste in una qualsiasi applicazione da disegno e preparatevi a “sporcarvi le mani” sfruttando a pieno le potenzialità del programma e dell’innovativa interfaccia grafica.

Eazel si presenta come una tela completamente bianca che riempie tutto lo schermo dell’iPad. Nessun menù, nessun tasto, nessuna tavolozza, solo voi e la tela. Per accedere alle poche opzioni a vostra disposizione sarà necessario posizionare tutte e 5 le dita sullo schermo dell’iPad (se avete attivato le gesture di iOS, potreste avere qualche problema, quindi vi consiglio di disattivarle). Così facendo, ad ogni vostro dito sarà assegnata una particolare funzionalità:

  • Modificare il colore, spessore ed opacità del tratto
  • Accedere alle opzioni, guardare il tutorial, inviare la propria tela tramite Wifi a Photoshop oppure salvarla come immagine nel rullino fotografico del dispositivo
  • Iniziare un nuovo acquerello, redo ed undo.

Come detto, gli strumenti a disposizione sono davvero pochi, non vi sono pennelli con tratti differenti, non vi sono strumenti quali matita, gomma, pennarello o livelli. Tutta l’attenzione sembra essersi concentrata sulla tecnologia utilizzata per la simulazione della pittura ad acquerello. Ogni tratto che farete sulla tela risulterà essere infatti inizialmente bagnato per andare via via ad asciugarsi con il tempo. Oltre l’effetto estetico (davvero ottimo) questo consente all’utente di creare l’effetto acquerello con i vari tratti di colore che si mescolano tra loro in modo diverso a seconda del grado di asciugatura del tratto sottostante.

L’effetto creato è davvero ottimo e ripropone perfettamente la pittura ad acquerello. La complessità dell’algoritmo utilizzato è palese, sopratutto se si eseguono lunghi tratti sulla tela. In questo caso, anche con il dual core dell’ipad 2, il tratto rimarrà via via attardato rispetto al movimento del dito (non escludo che possa essere ottimizzato in futuro con qualche aggiornamento).

Adobe Eazel risulta sicuramente non semplice da utilizzarsi sopratutto per chi, come il sottoscritto, non utilizza gli acquerelli da svariati anni. Tuttavia se l’interfaccia potrà sembrare inizialmente scomoda e complessa, con qualche ora di apprendistato vi posso assicurare che si dimostrerà molto semplice ed intuitiva e non vi farà certo rimpiangere i pulsanti presenti nelle classiche applicazioni di disegno.

Unica pecca, benchè abbastanza importante, è quella relativa all’eccessiva carenza di strumenti a disposizione dell’utente. Inoltre anche alcune funzionalità presentano qualche lacuna: la funzione undo , ad esempio, consente solamente di tornare indietro di un passo, rendendo così rischioso il commettere anche un solo errore di troppo durante l’utilizzo dell’applicazione.

Anche in questo caso Eazel è disponibile in inglese, francese, tedesco e giapponese. Per la sincronizzazione con Adobe Photoshop è richiesta la versione 12.0.4 o successive.

 

Adobe Nav

Lo scopo di questa applicazione è quella di fornire un più facile ed immediato controllo sugli strumenti a disposizione in Photoshop. L’applicazione consente, tramite collegamento wifi, di controllare direttamente l’applicazione Photoshop CS5, mettendo a disposizione dell’utente uno strumento per personalizzare al meglio e secondo le proprie esigenze le tool bar di quest’ultimo.

Oltre a ciò, l’applicazione consente di sfogliare i documenti presenti sul computer e visualizzarli con un “tap” direttamente in Photoshop. Sono permesse, inoltre, alcune piccole operazioni sui documenti stessi direttamente dal tablet, come la colorazione, l’eliminazione di alcuni elementi o la selezione.

Chi utilizza per lavoro Photoshop tipicamente ricorre a due monitor, uno dei quali è interamente dedicato alle numerose barre degli strumenti presenti nell’applicazione, in modo da dedicare l’intero spazio dell’altro schermo alla rappresentazione dell’immagine. Adobe ha voluto proporre come alternativa a tale modalità di utilizzo, sfruttando il tablet Apple come monitor secondario e permettendo di connetterlo all’applicazione tramite connessione wifi. L’iPad non potrà sicuramente sostituire un secondo monitor, tuttavia in alcuni casi potrà rivelarsi molto utile. Numerosi artisti potranno  utilizzare, durante I loro viaggi, il tablet di Cupertino per integrare in modo quasi ottimale l’applicativo sul proprio MacBook Pro.

L’applicazione, anche in questo caso, risulta molto ben realizzata: permette di disporre in una griglia 4×4 16 grandi icone relative ai tool più utilizzati dall’utente. I tool potranno essere posizionati a piacere, potranno essere rimossi ed aggiunti in modo da ottenere una barra degli strumenti personalizzata che possa migliorare la propria produttività.

Se da una parte potrebbe essere molto utile, sopratutto per la gestione dei documenti (visualizzabili ed apribili direttamente dal tablet), mi chiedo tuttavia se l’utilizzo di un dispositivo touch screen possa essere davvero comodo per chi utilizza spesso programmi complessi di questo tipo. Per esperienza personale trovo molto scomodo l’utilizzo di un dispositivo aggiuntivo di questo tipo, che se da una parte migliora l’accessibilità e l’organizzazione degli strumenti più utilizzati, necessita comunque di distogliere l’attenzione dello schermo e soprattutto dalla tastiera. Se il doppio monitor risulta indispensabile per lo sfruttamento degli spazi ed una corretta visualizzazione dei tool, il mouse e la tastiera rimangono, a mio avviso, i migliori strumenti di interazione. Le cosiddette scorciatoie “shortKey”, abilmente integrate in tutti i  programmi, ritengo siano il principale strumento per aumentare la propria produttività.

 

Conclusioni

Si tratta, in generale, di tre buone applicazioni, che possono rilevarsi molto utili in alcune circostanze. Soprattutto per quanto riguarda le due applicazioni “estensione” di Photoshop (Color Lava e Nav) possono rilevarsi molto utili, ad esempio, durante i viaggi di lavoro o di piacere dove il tablet risulta sicuramente un utile di strumento da abbinare al MacBook Pro.

Tuttavia, nell’utilizzo, si denota una sorta di incompletezza dovuta, forse, alla natura stessa delle applicazioni le quali, ricordiamo, sono nate per presentare al pubblico l’SDK touch di CS5. Alcune mancanze come quelle denotate in Eazel, qualche problema di connessione riscontrato nell’utilizzo di Adobe Nav ed altri piccoli accorgimenti rendono le applicazioni buone nel complesso ma nulla di più. Eccezione forse per l’interfaccia utente innovativa studiata per Eazel che porta un nuovo modo di sfruttare l’ottimo touch screen che Apple a saputo regalarci.

Giudizio quindi sicuramente positivo per le 3 nuove nate di Adobe, sviluppate con lo scopo primario di far vedere al grande pubblico quali siano le vere potenzialità dell’SDK. Non ci resta che vedere quindi come la fantasia delle migliaia di sviluppatori presenti su App Store possa sfruttare tali potenzialità.

Le applicazioni sono disponibili su App Store ai seguenti indirizzi:

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