Quando Another World uscì per Amiga, nel 1991, io lo volevo tantissimo, ma non ci potei giocare: ero ancora troppo piccola, per un titolo di questo genere, con questa difficoltà e questi contenuti. Another World non è proprio un gioco per bambini: questo è il suo più grande pregio, ma anche un notevole limite.
Quando Another World uscì per Amiga, nel 1991, io lo volevo tantissimo, ma non ci potei giocare. Questo perché il ragazzo del negozio di giochi, nella plumbea provincia lecchese dove vivevo, lo considerava un gioco inadatto ad una bambina di quell’età. Mia madre, purtroppo, gli diede ragione e dopo averlo giocato ora, passati 20 anni, non ho alcun problema a dargli ragione anche io! Another World non è proprio un gioco per bambini: questo è il suo più grande pregio, ma anche un notevole limite.
Nel gioco prendiamo il controllo di uno scienziato dai capelli rossi, Lester, che in una notte di tempesta parcheggia la sua Ferrari davanti ad un bunker dove sta conducendo degli esperimenti che ricordano in maniera impressionante quelli del CERN.
Another World si configura come un ibrido un po’ inquietante tra avventura grafica e laser-game, con un livello di difficoltà proibitivo ed una grafica affascinante, ma che potrebbe risultare datata a chi non l’apprezza. Se siete alla ricerca di un titolo particolare, o se avete giocato l’originale, nel 1991, Another World potrebbe regalarvi delle emozioni davvero uniche, grazie ad una storia e ad un’ambientazione affascinanti e profondamente originali. Se invece volete un gioco semplice e divertente, girate al largo: questo titolo è irto e frustrante ai limiti del suicidio. Risolvere uno schema fa sentire il giocatore quasi onnipotente, ma per farlo dovrete arrivare a voler morire dalla disperazione. A voi la scelta.
Another World è un’applicazione universale disponibile su App Store a 3,99 €
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