Ecco le prime impressioni della Fair Labor Association sulle condizioni di lavoro dei dipendenti Foxconn

In seguito alla prima ispezione della Fair Labor Association presso la Foxconn, sono state pubblicate da Reuters le prime impressioni dell’associazione riguardo le condizioni di lavoro dei dipendenti.

In accordo con tutti i membri dell’associazione, il presidente Auret van Heerden sostiene che la Foxconn è un’azienda “di prima classe” rispetto a quelle in cui sia mai stato ad investigare. Una volta entrato nello stabilimento “sono rimasto piacevolmente colpito dalla tranquillità dell’ambiente a differenza di molti altri visitati”, afferma Heerden,” ciò mi lascia supporre che il motivo di tanto stress non sia una condizione pressante o un ambiente inadatto, ma possa essere a causa del lavoro troppo monotono”.

Provate solamente ad immaginare di trascorrere un numero infinito di ore a compiere sempre la medesima operazione,  dal punto di vista psicologico potrebbe essere alquanto oppressivo, condito anche con la differente mentalità Orientale. Lo stesso Heerden ritiene che molto probabilmente i dipendenti “si sentono fuori dal mondo, alienati” e ciò li porterebbe alla depressione.

La prima ispezione è stata effettuata con un campione test di 30 operai; nelle prossime 3 settimane l’associazione provvederà a visionare circa 35’000 degli oltre 300’000 lavoratori nelle tre diverse fabbriche Foxconn. Tale investigazione non è altro che una sorta di colloquio/intervista ad ogni singolo dipendente, nello specifico viene chiesto quanto è duro il lavoro, se la paga è sufficiente, se sono corrette le condizioni delle stanze e degli ambienti di lavoro, il proprio stato emotivo e tanto altro.

Dopo varie polemiche, finalmente una prova che Apple stia veramente cercando di cambiare qualcosa.

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