Groupon adotta un’alternativa allo UDID che potrebbe diventare uno standard per gli sviluppatori

Secondo quanto riportato da Cult of Mac sembra che Groupon abbia trovato un’alternativa all’uso del noto UDID, ovvero lo unique device identifier, che recentemente ha causato il rifiuto di applicazioni inviate ad Apple.

L’alternativa di cui vi parliamo arriva da AppRedeem. una piattaforma di advertising mobile per la scoperta di applicazioni, branding e monetizzazione, che ha avuto il merito di aver sviluppato un sistema chiamato “ODID”, da Organizational Specific Device Identifier, già utilizzato dal già citato Groupon. A commentare su questo nuovo sistema è stato il CEO e co-fondatore di AppRedeem Sheffield Nolan:

Semplificando, un ODID è creato aggiungendo un hash dell’indirizzo MAC ad una “chiave segreta” di un’organizzazione per creare il payload, e successivamente applicando un hash wrapper al payload. Inoltre, lo ODID è in un ambiente sandboxed relativo alla specifica organizzazione che l’ha creato, e l’indirizzo MAC del dispositivo è usato per il seed dell’ODID.

Seguendo le spiegazioni di Nolan, sembra che non ci sia assolutamente la possibilità di ottenere l’indirizzo MAC di un dispositivo dall’ODID, in quanto tale indirizzo viene usate esclusivamente come seed, eliminando quindi qualsiasi rischio per la privacy degli utenti in merito all’uso dell’UDID, consentendo tuttavia agli sviluppatori di ottenere ciò che serve loro: un identifier unico che non cambi ad ogni ripristino del dispositivo. A tal proposito, AppRedeem ha iniziato a distribuire il proprio SDK con il supporto al nuovo ODID, che sarà disponibile pubblicamente da questo fine settimana.

Tra le compagnie che utilizzano il servizio di AppRedeem troviamo colossi quali Groupon, Zynga, Disney, Gameloft, TinyCo, Priceline, Glu, AOL, Admirred e Smule, e tra questi Groupon sembra stia già usando il nuovo sistema vista la fretta di assecondare le richieste di Apple. Ricordiamo che lo UDID non è usato solo a scopi commerciali, in quanto consente agli sviluppatori di ricevere informazioni sull’uso delle applicazioni, sui download, sui click e molto altro, e la decisione di Apple avrà un enorme impatto.

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