Il CEO dell’azienda ha confermato che Nuance contribuisce al funzionamento dell’assistente vocale di Apple.
Come Apple e Google anche Nuance ha partecipato alla conferenza D11 di All Things D ed il CEO dell’azienda, Paul Ricci, avrebbe confermato il coinvolgimento della sua compagnia per il funzionamento del riconoscimento vocale di Siri, assistente vocale introdotto da Apple con l’arrivo sul mercato di iPhone 4S.
Sin dal lancio di Siri nel 2011 molti credevano che Apple avesse creato una partnership con Nuance, senza che tuttavia ci fossero conferme in tal senso. Durante l’intervista a Ricci è stato chiesto se fosse colpa della sua azienda il fatto che Siri non capisse la voce di un utente. Il CEO ha a quel punto confermato come Nuance sia effettivamente coinvolta nella componente vocale di Siri, negando di essere impegnato con Google nei suoi tentativi per migliorare il riconoscimento vocale nei suoi device.
Un’altra interessante dichiarazione fa riferimento all’effettivo funzionamento di applicazioni basate su Nuance come Siri e se fossero locali o basate sul cloud: “Dipende dall’applicazione. Alcuni smartphone sono ibridi. Le auto hanno una componente locale. Sull’iPhone, ad esempio, sono entrambe le cose. Siri è cloud-based, ma sono presenti anche alcuni componenti integrati.” Il CEO di nuance si è infine detto fiducioso sui risultati che Siri ed Apple riusciranno ad ottenere in futuro.
Fonte: Cult of Mac