Ecco perchè il processore A9X di iPad Pro potrebbe spaventare Intel

iPad Pro è il dispositivo iOS più potente di sempre. Il nuovo chip A9X montato all’interno del “grande” iPad di Apple è molto potente e lo ha dimostrato anche in test e benchmark. Spesso anche più potente di processori di computer portatili. Ci sono state tante riflessioni a riguardo e alcuni esperti hanno esaltato le potenzialità del chip. Scopriamo perchè, e soprattutto come, un chip ARM potrebbe spaventare Intel e i suoi chip in futuro.

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Siamo sempre stati scettici all’idea di computer, soprattutto Mac, con processori ARM e abbiamo sempre pensato che Apple potesse essere restia ad implementare questo genere di tecnologia nei suoi computema iPad Pro potrebbe cambiare le cose. Con iPad Pro, Apple ha mostrato al mondo di poter creare un tablet capace di prestazioni davvero elevate, comprabili e superiori in alcuni casi a quelle di tanti computer portatili sul mercato. iPad Pro avrà i suoi pro e i suoi contro, avrà un’interfaccia poco versatile a differenza di un computer, ecc ma sicuramente è parecchio potente. Non lo hanno detto solo gli utenti che lo hanno provato, compresi noi dello staff di Spinblog, ma lo hanno confermato i numeri dei test e dei benchmark.

Pensare ad un chip ARM su un computer non è sicuramente facile e richiede una mente aperta alle innovazioni anche se, sotto un certo punto di vista, i processori ARM potrebbero essere gli sfidanti dei Core M di Intel, gli stessi montati sui nuovi MacBook da 12 pollici con display retina e su tanti computer e convertibili in commercio. Gli iPad Pro sono più potenti di molti computer con processori “classici” e hanno prestazioni vicinissime a quelle di svariati notebook attuali (un processore A9X potrebbe competere con processori Intel Core M Broadwell e Skylake), quindi, se ingranata la giusta marcia, l’idea di un processore ARM su un computer non sarebbe così “fuori dal mondo”. Ovviamente non parliamo di prestazioni comparabili a quelle di processori di fascia alta realizzati ad-hoc per le alte prestazioni destinate ai professionisti.

Sicuramente ci sarà molto lavoro da fare ma questo genere di soluzione potrebbe essere importante nel futuro dei prodotti tecnologici. Magari per un paio di anni ancora non ci saranno grandi cambiamenti, soprattutto nel settore dei computer, ma più avanti (2018 – 2019) chissà, Intel potrebbe trovarsi un concorrente piuttosto scomodo.

Fonte: CultOfMac

 

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