Sono tantissimi gli utenti iPad che attendono il jailbreak dei propri dispositivi da poco aggiornati ad iOS 5. Mentre i possessori di un iPad di prima generazione possono già installare Cydia sul proprio dispositivo – seppur con appositi accorgimenti – agli utenti iPad 2 non è ancora concessa questa opportunità. Vediamo quindi di fare chiarezza sulla situazione attuale del jailbreak di iOS 5 e iPad 2.
Occorre intanto distinguere il jailbreak di iOS 5 con quello dell’iPad 2. Almeno in partenza, infatti, questi due obiettivi sono posti su piani diversi dagli hacker del Dev-Team e del Chronic-Dev Team. C’è chi si sta dedicando alla ricerca di nuove vulnerabilità presenti nel processore A5 dei dispositivi di quinta generazione e chi invece si sta impegnando per trovare una soluzione definitiva all’installazione di Cydia su tutti gli altri dispositivi che possono essere aggiornati ad iOS 5.
Partiamo dall’iPad 2. Il jailbreak di questo dispositivo è possibile? Per ora no. Gli hacker e i vari sviluppatori della scena underground stanno impegnando le loro forze al fine di trovare una soluzione stabile e definitiva per il jailbreak di questo dispositivo. Come sappiamo già da alcune settimane, il Chronic-Dev Team sarebbe attualmente in possesso di ben cinque exploit userland relativi al processore A5 del nuovo iPhone e dell’iPad 2.
Al momento resta quindi solo da capire quanto stabile sia il jailbreak dell’iPhone 4S e dell’iPad 2 allo stato attuale e quando sarà disponibile per tutti gli utenti. Se dovesse arrivare dal Dev-Team, assisteremmo probabilmente ad un semplice aggiornamento di Redsn0w e PwnageTool. Nessun nuovo tool specifico insomma.
Per quanto riguarda invece il jailbreak di iOS 5 sugli altri dispositivi Apple, le aspettative sono ben più rosee. Attualmente, infatti, il jailbreak e l’installazione di Cydia sull’ultimo firmware rilasciato da Apple sono effettivamente possibili anche se in modalità tethered o semitethered. “Tethered” e “Semitethered” indicano una tipologia di jailbreak non definitiva che prevede la connessione del dispositivo al computer per completarne correttamente un riavvio.
Nel caso del jailbreak di tipo tethered – quello che è possibile eseguire utilizzando l’ultima versione di Redsn0w – in caso di riavvio l’iPhone rimarrà completamente bloccato fino a quando non si procederà come descritto alla fine di questa guida. Se invece seguirete quest’altra guida, il vostro jailbreak diventerà di tipo semi-tethered e questo vi permetterà di riavviare comunque il dispositivo ed utilizzarlo senza però poter accedere a tutte le funzionalità apportate dal jailbreak (Cydia crasherà e tutte le altre estensioni non potranno essere utilizzate).
I jailbreak tethered e semi-tethered, seppur non ancora definitivi, sono stati parecchio migliorati nell’ultimo periodo e possono per questo essere definiti comunque piuttosto sicuri. Ovviamente dei compromessi vanno comunque accettati e vi abbiamo spiegato quali siano.
Riepilogando…
Attualmente il jailbreak di iOS 5 è possibile:
- su iPhone 4 (tethered o semitethered);
- su iPhone 3GS (tethered o semitethered);
- su iPod touch di terza generazione (tethered o semitethered);
- su iPod touch di quarta generazione (tethered o semitethered);
- su iPad 1 (tethered o semitethered).
- su iPhone 4S;
- su iPad 2.
Per ogni nuovo aggiornamento sulla situazione del jailbreak di iOS 5 e dell’iPhone 4S vi invitiamo a restare su iPadItalia.