Gli aggiornamenti delle app in vista di iOS 7 potrebbero essere tutti gratuiti… ma se non fosse così, sareste disposti a pagare due volte per un software che è già vostro?
Il titolo di questo articolo vi avrà quasi sicuramente spiazzato ed effettivamente lo si può assimilare al meglio solo dopo aver letto e compreso la problematica, quanto mai attuale, sollevata da Gizmodo e relativa alle applicazioni che arriveranno su App Store dopo iOS 7. Non stiamo parlando solo di nuove app, ma anche di aggiornamenti che, visti gli importanti miglioramenti che dovranno (vi abbiamo spiegato qui il perché) essere apportati dagli sviluppatori, potrebbero divenire in alcuni casi a pagamento. In sostanza, si potrebbe essere chiamati a pagare due volte per un software di cui, attualmente, si fa già uso. Per rendere più chiaro il problema – che, tuttavia, non è detto che si presenterà – prendiamo come riferimento un’applicazione a caso che ha riscosso un buon successo su App Store, ad esempio un client Twitter come Tweetbot.
Ad oggi, Tweetbot è senza dubbio il client Twitter più famoso ed utilizzato, secondo solo al programma ufficiale della stessa Twitter. In questi anni, gli sviluppatori di TapBots sono riusciti a creare un vero e proprio “trend grafico” che hanno cercato di riprodurre – e ci sono quasi sempre riusciti – all’interno delle proprie applicazioni. Questo stile grafico ha ottenuto la meritata affermazione proprio con Tweetbot. Adesso, però, con iOS 7 molte certezze rischiano di venir meno. Gli sviluppatori sono infatti chiamati ad aggiornare le proprie applicazioni per introdurre il maggior numero di elementi grafici e funzionalità che Apple ha aggiunto in iOS 7. Inutile dire che in un sistema operativo che fa della novità grafica uno dei suoi punti di forza, un’app con una grafica non aggiornata per uniformarsi al nuovo look di iOS rischierebbe di stonare, e anche molto. Siamo quindi giunti al punto in cui, per molti sviluppatori, non ci sarà via di uscita: aggiornare le proprie app o restare indietro, quindi perdere clientela. Una soluzione è dispendiosa in termini di lavoro da svolgere, l’altra sarebbe probabilmente dispendiosa in termini economici. A meno che non si voglia accettare una perdita del secondo tipo, gli sviluppatori iOS andranno a rivedere completamente le grafiche delle proprie applicazioni (sarebbe banale, oltre che brutto, aggiungere semplici trasparenze qui e la e cambiare leggermente dei colori). Ovviamente, come abbiamo detto, tutto ciò richiede tempo e tanta fatica per chi, fino ad oggi, era magari abituato ad un semplice lavoro di “manutenzione” della propria app.
Il dubbio amletico è quindi il seguente: dato che quelli per iOS 7 non saranno degli aggiornamenti “standard” ma delle piccole rivoluzioni, gli sviluppatori decideranno di rilasciare le nuove versioni delle proprie app come aggiornamento gratuito delle precedenti versioni o, come già è accaduto in alcune occasioni, si preferirà rilasciare una versione 2.0 del software in questione chiedendo nuovamente un compenso per il download di una copia del programma? La seconda ipotesi, per quanto possa “spaventare”, è anche (forse) la più concreta: gli sviluppatori dovranno realizzare app praticamente nuove, tanto nella grafica che nelle funzionalità (non è scontato, ma anche in questo caso è molto probabile) quindi potrebbero a tutti gli effetti comportarsi come abbiamo detto in precedenza.
In questo caso, sareste disposti a pagare nuovamente un’app che già possedete per utilizzarla in versione compatibile con iOS 7?