Phil Schiller commenta la democraticità dell’App Store ed afferma che Passbook non è un servizio di pagamenti diretti

Alcuni sviluppatori si lamenterebbero di non avere a disposizione metodi migliori per promuovere le proprie applicazioni e, rispondendo alle lamentele, il Wall Street Journal ha pubblicato una serie di citazioni provenienti da un’intervista di Phil Schiller, VP del marketing globale di Apple.

Le citazioni pubblicate dal Wall Street Journal appartengono a Phil Schiller, VP del settore marketing globale di Apple, e l’argomento trattato fa riferimento all'”enorme lavoro” svolto da Apple per aiutare le applicazioni ad essere scoperte. Queste dichiarazioni contengono informazioni sul modo in cui il nuovo App Store, l’integrazione con Facebook ed altri tools miglioreranno la situazione:

Le opportunità attualmente sono le migliori che siano mai esistite per gli sviluppatori di software” ha affermato Mr. Schiller, aggiungendo come egli creda che l’App Store sia un posto molto più democratico per vendere software rispetto ai normali negozi con spazio limitato sugli scaffali… Apple ha anche introdotto nuovi tools per permettere agli sviluppatori di raccogliere dati da utenti ripetitivi in modo più limitato rispetto ad uno strumento precedente che avrebbe lentamente sostituito a causa delle preoccupazioni sulla privacy. Mr. Schiller ha affermato che i nuovi tools sono stati solo un primo passo in avanti e che “si può fare di più per aiutare gli utenti ad avere controllo su quale uso viene fatto dei dati da applicazioni e advertisers.”

Schiller ha anche parlato della nuova applicazione per iOS Passbook, affermando come la compagnia non abbia alcun piano per l’introduzione di un prodotto per i pagamenti diretti, almeno per ora:

Mr. Schiller ha affermato che la compagnia si sta tenendo alla larga dal renderlo un prodotto per i pagamenti diretti, per ora. Ha affermato che i cosiddetti servizi per i pagamenti mobili “stanno combattendo per una fetta di torta, e noi non lo stiamo facendo“.

Il dirigente della compagnia ha anche difeso i metodi adottati da Apple per promuovere le applicazioni sull’App Store, affermando come questo avvenga per vie multiple, tramite ad esempio classifiche di popolarità e liste di applicazioni in evidenza: “Capita spesso di sentire parlare di una nuova interessante applicazione. Puoi ancora essere scoperto ed esplodere nel giro di una notte” ha affermato Schiller.

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