HostPusher lancia diversi servizi per la ristorazione integrati con l’iPad!

Ricerca e innovazione abbassano i costi di produzione quando le tecnologie di sviluppo sono diffuse orizzontalmente e sono disponibili a tutti. È il caso di HostPusher che ai solidi prodotti Apple ha sovrapposto la propria idea di sistema per la ristorazione: sfruttando le ottime caratteristiche degli iPad e la tecnologia Apple, HostPusher ha prodotto dei sistemi di gestione per la ristorazione che non solo funzionano con un dito sugli iPad, ma permettono di raccogliere le comande in giro per i tavoli con un iPhone o anche un iPod Touch.

Sulla scorta delle esperienze maturate HostPusher produce oggi quattro diversi sistemi ognuno studiato per una particolare esigenza.

PizzaLight è il piccolo di casa, facile ed economico per aziende con un solo menù e a cui bastano due terminali per raccogliere le comande.

Pizza 2.0 si colloca nella fascia professionale, consente di programmare piu menù su base settimanale o inserire degli special, gestisce fino a sei stampanti termiche e non ha limiti nella gestione del personale di sala. È configurabile a seconda dell’organizzazione del locale, delle cucine, dei singoli reparti. Può gestire più punti vendita di un hotel o villaggio.

AirBar invece è stato studiato per la vendita frammentata tanto in uso nel nord Europa. Per esempio, se Il cliente vuole una pizza ai funghi ma vuole aggiungere ananas e prosciutto (non è uno scherzo, in Gran Bretagna va per la maggiore) il sistema provvederà a selezionare le aggiunte dal proprio database e a segnalarle in produzione, attribuendo poi automaticamente il costo dell’optional. Se avete deciso che per voi l’ananas è troppo, e che il turista inglese non può chiedervelo sulla pizza, basterà deselezionare l’ananas in fase di inserimento degli ingredienti, e lo stesso non potrà essere associato a una pizza finchè non lo riterrete opportuno. Alla stessa maniera se avete teminato la crema alla pera quella sera, e i vostri dessert potranno essere tutto tranne che alla pera, mettere in pausa quell’ingrediente è un attimo, ed eviterete spiacevoli rifiuti al cliente accaldato.

Ancora, segnalando tra gli ingredienti il glutine, sui terminali sarà possibile proporre al cliente solo alimenti gluten free, cosi come per altri tipi di intolleranze,  e fornire la migliore esperienza possibile del vostro locale.

C’è anche la webapp gratuita PizzaFREE che senza spendere un euro, a patto di avere una connessione ADSL, visualizza o stampa in cucina gli ordini raccolti sull’iPhone.

HostPusher  spedisce un proprio demo kit di PizzaLight per quindici giorni in maniera  gratuita per valutare dal vivo e nel locale le sue caratteristiche.

 

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