Un nuovo studio mostra come Apple sia coinvolta nel 60% delle più importanti dispute sui brevetto del settore mobile

Secondo un nuovo studio sembra che Apple sia coinvolta nel 60% delle più importanti dispute sui brevetti del settore mobile, dimostrandosi un’azienda particolarmente attiva su questo fronte.

Durante la presentazione del primo iPhone nel 2007 Steve Jobs commentò l’annuncio del dispositivo con la frase “and boy have we patented it”, che tradotto significa aver brevettato uno dei dispositivi che ad oggi ha rivoluzionato il settore mobile. Proprio nel settore mobile Apple è pesantemente coinvolta in termini di dispute sui brevetti, almeno secondo quanto riportato da Kanzatec IP Group, uno studio specializzato nella consulenza per la proprietà intellettuale; stando a quanto affermato dallo studio in questione la colpa sarebbe da ritrovare nell’esponenziale crescita di Apple, tanto da arrivare ad occupare la vetta dell’industria mobile, come sottolineato nella’articolo di Bloomberg:

“Con la crescente quota nel mercato globale e l’enorme riserva di denaro contante per possibili accordi, Apple sta diventando un target più grande ed interessante per i possessori di brevetti. Speculerei sul fatto che Apple continuerà ad essere al centro della mappa sulle dispute delle grandi compagnie IT fintanto che manterrà la propria posizione dominante nel mercato” ha affermato Feisal Mosleh, SVP di Kanzatec.

Apple tuttavia non sempre si trova dal lato dell’imputato, ed infatti nella maggior parte dei casi è proprio l’azienda californiana a dar eil via alla disputa, ed in tal senso è particolarmente rappresentativa un’altra frase attribuita a Steve Jobs presente nella biografia di Walter Isaacson:

Passerò i miei ultimi attimo se necessario, e spenderò ogni centesimo dei 40 miliardi di dollari di Apple in banca, per porre rimedio a questo torto. Distruggerò Android perché è un prodotto rubato. Sono disposto a dichiarare una guerra termonucleare su questo.

Per quanto non sia una vera e propria guerra termonucleare, Apple ha mostrato di non essere disposta a dare tregua ai principali produttori concorrenti, ed ha in passato vinto un discreto numero di ingiunzioni in diversi continenti contro Motorola, HTC e Samsung. Questa strategia ha creato malcontento da parte degli utenti nei confronti di Apple, tanto da spingerli a ritenerla una compagnia più interessata a denunciare che innovare.

E’ importante tuttavia notare come l’azienda in questione non avvii dispute su dispute per ottenere denaro – ne possiede più che abbastanza -, ma di come richieda unicamente blocchi sulle vendite, così da obbligare le compagnie concorrenti a rimuovere gli aspetti in violazione della sua proprietà  intellettuale.

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