Perchè Apple non ha potuto includere il Retina display su iPad mini

iMore ha pubblicato un interessante articolo che cerca di spiegare come mai Apple non abbia potuto inserire il Retina display nell’iPad mini. E non si tratta solo di una scelta economica…

L’iPad mini non dispone di un display Retina e questo ha dato vita ad una serie di critiche verso Apple, rea di aver fatto un passo indietro rispetto agli splendidi schermi di iPad 3 e iPad 4. Ma è semplice dire che questo iPad mini avrebbe dovuto avere il Retina, ma purtroppo per Apple e per noi, non si trattava di una cosa così semplice da implementare.

Con il nome “Retina”, Apple identifica uno schermo HiDPI avente dei pixel così piccoli che praticamente spariscono all’occhio umano, rendendo l’esperienza visiva molto più piacevole. Al posto dei puntini che compongono una foto o un testo che si sta guardando sullo schermo, si notano soltanto l’immagine e le lettere del testo, senza alcun fastidio. Un solo pixel in qualità standard equivale alla densità di 4 pixel sui dispositivi Retina.

Nell’estate del 2010, l’iPhone è passato da una risoluzione 480×320 a 163 ppi ad una da 960×640 a 326 ppi Retina. L’iPad è invece passato da uno schermo da 1024×768 pixel a 132 ppi ad un display Retina da 2048×1536 pixel nel marzo del 2012. A conti fatti, prima dell’iPad mini, l’ultimo iDevice non Retina rilasciato da Apple è stato l’iPad 2 nel marzo del 2011. E questo è proprio il dispositivo su cui si basa l’iPad mini.

Come affermato da John Gruber di Daring Fireball:

Non vedo perchè l’iPad mini non-Retina lanciato sette mesi dopo l’iPad 3 Retina sia diverso rispetto al lancio dell’iPad 2 non-Retina nove mesi dopo la presentazione dell’iPhone 4 Retina. Se Apple potesse rendere Retina tutti i suoi prodotti – iPhone, iPad, Mac – lo farebbe. Ma non può

Esattamente. Ogni tecnologia ha un prezzo, e non solo in termini di denaro. L’obiettivo dell’iPad mini è quello di essere sottile e leggero, per dare tutto quello che offre un iPad “grande”, ma con una forma più concentrata e portatile. Se vi ricordate, quando fu lanciato l’iPad 3 Retina, il dispositivo era leggermente più spesso e pesante rispetto all’iPad 2: il motivo? Il Retina display. Fu un eccezione per Apple, perchè mai un suo nuovo prodotto è stato più spesso e pesante della precedente generazione. Se avesse integrato il Retina display anche su iPad mini, Apple non avrebbe potuto creare uno schermo così sottile, leggero ed economico, con batteria che garantisce 10 ore di utilizzo e performance ottime. Il display Retina, infatti, è ad oggi più spesso e pesante, ma richiede anche più batterie e maggiori prestazioni. Sempre, anche durante l’utilizzo della semplice schermata Home.

Come sottolinea il portale Kontra:

Apple può vendere dispositivi più/meno costosi, più sottili/spessi, più pesanti/leggeri, com maggiore/minore risoluzione, ma non con una batteria che dura notevolmente di meno.

Ora, si potrebbe obiettare dicendo che l’iPhone 5 e l’iPod Touch di quinta generazione hanno un display Retina e sono più sottili e leggeri dei precedenti modelli. Ma il fatto è che questi due dispositivi hanno molti meno pixel rispetto all’iPad. iPhone e iPod Touch hanno più o meno lo stesso numero di pixel di un iPad non Retina. In questo momento, l’iPad mini ha un numero di pixel pari a 785.432 (1024×768), rispetto ai 727.040 dell’iPhone 5 (1136×640). Un iPad mini Retina avrebbe dovuto avere ben 3.145.728 pixel (2048×1536). Più pixel richiedono maggiore illuminazione e alimentazione, oltre che performance maggiori: Apple avrebbe dovuto inserire una batteria più grande (e più spessa e pesante), un display più spesso e un processore più potente, come quello usato dall’iPad di quarta generazione e dall’iPhone 5. Quindi, iPad mini più spesso, più pesante e più costoso. Invece, l’iPad mini è più sottile, leggerissimo e meno costoso, con una batteria che dura oltre 10 ore (come quella dell’iPod touch). Era questo il dispositivo che voleva creare Apple, non un iPad mini agli steroidi ma più costoso. Quando poi la tecnologia Retina consentirà di integrare uno schermo sottile e meno costoso, oltre che con minore richiesta di prestazioni ed energia, allora Apple lo integrerà allo stesso prezzo su iPad mini.

In basso potete vedere la risoluzione di un iPad 2 (verde), un iPad mini (rosso), un iPad 4 (blu) e un iPhone 5 (viola)

 

Dato che l’iPad mini deve racchiudere quei 1024×768 pixel in 7,9 pollici, piuttosto che in 9,7 come l’iPad “grande”, allora la densità è comunque maggiore rispetto all’iPad 2, vale a dire 163 ppi contro 132 ppi. Non a caso, 163 ppi è la stessa densità degli schermi fabbricati per anni e utilizzati su iPhone 2G, iPhone 3G e iPhone 3GS. Quindi, se avete uno di questi dispositivi potete farvi un’idea di come possa essere uno schermo con questa densità, logicamente con dimensioni maggiori.

Ecco un confronto tra le schermate iOS di iPhone 5 (a sinistra), iPad mini (al centro) e iPad 4 (a destra), con relativa scala fisica:

 

In basso un confronto tra iPad mini (rosso), Nexus 7 e Kindle Fire (nero), sia in termini di risoluzione per pixel (sinistra), dia in termini di densità (destra).

Come molti, l’iniziale mancanza del Retina su iPad mini ha deluso, ma solo in un primo momento. Usandolo quotidianamente, invece, la differenza si nota a malapena, e solo se si utilizzato determinate applicazioni. Quando si guarda un video o si usa un gioco, la differenza è minima. Quello che invece si nota è la leggerezza e la compattezza del terminale, cosa che si percepisce per tutto il tempo, con qualsiasi app utilizzata. Insomma, la mancanza del Retina display è un compromesso dovuto, che possiamo assolutamente accettare.

 

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