Motorola ha visto respingere la sua richiesta di ingiunzione su iPhone ed iPad negli Stati Uniti.
In un amicus curiae la Federal Trade Commission avrebbe offerto il proprio parere in merito all’ingiunzione richiesta da Motorola sui prodotti Apple negli Stati Uniti ritenendo corretta la decisione della corte distrettuale di respingere tale richiesta. Concedere un’ingiunzione sarebbe infatti stato “ordinariamente inappropriato” qualora il proprietario di un brevetto abbia già offerto in licenza i propri brevetti con termini FRAND, con chiaro riferimento allea recenti accuse di Motorola, la quale crede che iPhone ed iPad abbiano violato alcuni dei suoi brevetti wireless.
La FTC sottolinea come sia effettivamente possibile il fatto che i proprietari di brevetti possano a volte non riuscire a trovare i termini di licenza appropriati, ma ritiene comunque che invece di cercare un’ingiunzione diretta sarebbe più corretto permettere ad un tribunale di risolvere la questione consentendo unicamente un risarcimento monetario per danni: “Generalmente questo è l’approccio appropriato, in quanto consentire ad un proprietario di brevetti di cercare un’ingiunzione su un SEP potrebbe facilitare il patent-holdup, capace di aumentare i prezzi per i consumatori, minando al contempo lo standard-setting process,” avrebbe infatti dichiarato la FTC.
Un altro aspetto da tenere in considerazione secondo la FTC è proprio l’impatto negativo che un’ingiunzione avrebbe sui consumatori, nonché sulle aziende: i primi non sarebbero più in grado di acquistare determinati prodotti, mentre le seconde avrebbero meno possibilità di innovare, influenzando negativamente anche la crescita dell’industria.
Fonte: AppleInsider