Apple ha chiesto alla ITC il blocco delle vendite di alcuni smartphone e tablet Samsung, a seguito della violazione delle “norme essenziali di brevetto” appurata anche in Europa. Insomma, la tattica offensiva di Samsung potrebbe rilevarsi un boomerang per la stessa azienda.
Poco prima di Natale, la ITC aveva pronunciato una sentenza iniziale quasi interamente favorevole ad Apple, affermando che almeno uno dei quattro brevetti che Samsung riteneva essere stati violati dall’azienda di Cupertino era invalido e che altri due rientravano nella sfera dei brevetti essenziali (FRAND) che devono quindi essere concessi alle altre aziende e a condizioni ragionevoli. Subito dopo è arrivata la notizia che la Commissione Europea potrebbe condannare Samsung al pagamento di 15 miliardi di dollari, a seguito proprio delle sue accuse contro Apple, dato che tali accuse si riferivano proprio a brevetti essenziali e avrebbero generato un comportamento anticoncorrenziale.
Per difendersi in Europa, Samsung ha subito ritirato tutte le denunce contro Apple, affermando che tale decisione è stata presa “per favorire gli utenti e dare loro la possibilità di scegliere il prodotto che preferiscono, dato che la concorrenza si batte con i prodotti e non con i tribunali”. Apple ha prontamente risposto, affermando che se davvero Samsung tiene agli utenti, avrebbe dovuto ritirare le denunce anche negli USA e in Asia, dato che i brevetti incriminati sono i medesimi, e non solo in Europa per paura di questa multa colossale. Proprio per questo, Apple ha ora chiesto il blocco preventivo delle vendite di alcuni smartphone e tablet Samsung, proprio per tutelare la propria posizione nei confronti dei brevetti FRAND.
La decisione finale della ITC sarà presa il 6 febbraio.