Apple ha ancora una volta ribadito la sua politica sui giochi, eliminando dall’App Store il titolo “Sweatshop HD” perchè contenente critiche sociali e politiche.
Il gioco era disponibile su App Store da diversi mesi e metteva il giocatore nei panni di un imprenditore che aveva il compito di assumere manodopera a basso costo, trovando lavoratori minorenni o tra i ceti sociali più deboli. Lo scopo era quello di aumentare la produzione del proprio negozio maltrattando i dipendenti e non garantendo loro la sicurezza sul posto di lavoro al fine di risparmiare denaro. Con questa politica, il giocatore doveva poi allargare pian piano il suo impero e costruire nuovi negozi e nuove fabbriche per la creazione di capi di abbigliamento.
Apple ha ritenuto il gioco “scomodo” e ha quindi deciso di rimuoverlo dall’App Store, malgrado gli sviluppatori si siano difesi affermando che il titolo voleva solo mettere in luce le reali condizioni di molti lavoratori soprattutto in Asia.
I legali di Cupertino hanno però ribadito la loro posizione, affermando che l’SDK vieta espressamente giochi che possano richiamare a situazioni politiche e sociali reali. Ed Apple lo sa bene, dato che più volte la Foxconn (la fabbrica che assembla iPhone e iPad) è stata denunciata per violazione dei diritti dei lavoratori, malgrado ora le condizioni siano nettamente migliorate. Il lavoro da fare è però ancora lungo, ed Apple lo sa.
In ogni caso, lo stesso Steve Jobs a suo tempo spiegò perchè su App Store non verranno mai accettati giochi politici o di critica sociale: “Se vuoi criticare una religione, scrivi un libro. se vuoi parlare di sesso, scrivi un libro o una canzone, o sviluppa un’applicazione medica. In caso contrario, il tuo gioco verrà bocciato su App Store”.