Qualche anno fa sembrava che al mondo esistessero solo i netbook: tutti ne volevano uno, tanti produttori ne realizzavano uno dietro l’altro e il loro successo sembrava destinato soltanto a crescere. I tablet, e l’iPad in particolare, hanno però fermato questa ascesa, tanto che iHS ne pronostica la fine entro il 2015.
Secondo iHS, già entro quest’anno il mercato dei netbook subirà un calo del 72%, mentre nel 2015 le vendite saranno vicine allo zero. Il colpevole di questo calo ha anche un nome: iPad. Secondo iHS, “i netbook hanno raggiunto la loro popolarità maggiore subito dopo il loro lancio, perchè erano ottimizzati per funzioni specifiche e avevano un costo contenuto. Tuttativa, la loro discesa è iniziata nel 2010, quando Apple ha presentato l’iPad. Da allora i netbook sono quasi finiti nel dimenticatoio”.
Proprio nel 2010, i netbook hanno raggiunto il loro picco con 32 milioni di unità vendute, mentre nel 2012 ne sono stati venduti 14 milioni. Entro la fine di quest’anno, le vendite non supereranno i 4 milioni, con un calo del 72%.
iHS prevede 264.000 netbook venduti nel 2014, per poi arrivare ad una cifra vicina allo zero nel 2015. Non a caso, molti produttori hanno già abbandonato lo sviluppo di nuovi netbook, o sono in procinto di farlo.
Questo declino è un esempio estremo del calo complessivo delle vendite dei PC tradizionali, dovuto al fatto che i consumatori preferiscono sempre più smartphone e tablet. Proprio i tablet vengono sempre più scelti dagli utenti come sostituti dei PC domestici, con l’iPad che viene scelto dalla maggioranza dei clienti.
Prima del lancio dell’iPad, molti analisti pensavano che Apple stesse per lanciare il suo netbook, ed invece Steve Jobs tenne a precisare che “i netbook non sono migliori in niente: sono lenti, hanno schermi di bassa qualità, sono gestiti in modo goffo e montano vecchie versioni dei software per PC. Noi pensiamo che i netbook non hanno assolutamente creato una terza categoria di dispositivi, dopo i destktop e i portatili”.
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