Tales Factory, la nuova casa italiana di editoria digitale, lancia il secondo titolo della sua produzione: dopo Gaudì, presentato lo scorso dicembre, è la volta di Bobo, un cucciolo d’orso bruno protagonista del racconto “La via della seta”, ambientato in Oriente.
Già, perché Bobo, a cominciare da questa prima avventura interattiva, è protagonista di una serie di racconti che lo vedranno esplorare, insieme a un gruppo di fedeli compagni di viaggio, luoghi esotici e lontani, scenario di intrecci avvincenti, dove precisione geografica, storia e magia si mescolano in perfetto equilibrio.
Anche “La via della seta”, come tutte le produzioni Tales Factory, nasce come “App” per il mondo mobile ed è pensata per un pubblico di bambini e ragazzi. Grazie al potenziale offerto dalla moderna tecnologia digitale, i piccoli fruitori sono coinvolti in un’esperienza multisensoriale unica: “sfogliando” le pagine dell’App possono infatti immergersi nel mondo affascinante di Bobo. Le avventure di Bobo possono essere ascoltate o lette direttamente dai bambini, che hanno piena autonomia nella scelta della modalità preferita, sia in italiano sia in inglese.
“La via della seta” è un viaggio lungo la strada principale che da millenni unisce l’Occidente alla Cina. Una straordinaria avventura sulle orme di Marco Polo, attraverso città fantastiche e il deserto più vasto del mondo, durante la quale Bobo e i suoi amici, tra bagagli dispersi, furti d’auto e fughe in moschea, si misureranno con personaggi di ogni tipo, dai predoni del deserto a guardie infuriate, fino al Primo Ministro cinese. Il racconto si sviluppa in cinque tappe che toccano altrettanti luoghi: Costantinopoli, Samarcanda, Deserto del Gobi, Dunhuang e Pechino, a ciascuno dei quali è dedicato un pop-up didattico che offre ai bambini un breve approfondimento con nozioni storico-culturali.
Insieme a Bobo, ne “La via della seta” fanno il loro esordio anche gli altri personaggi di questa collana di racconti – due lupi e un bassotto – che si presentano con le dinamiche e i rapporti tipici di una vera e propria famiglia. A fungere da figure genitoriali sono Zoe e Wolfy, due lupi che di lavoro fanno i reporter per una famosa rivista geografica. Responsabili, capaci di calcolare i rischi e il potenziale di un’impresa, con le loro doti di misura e buon senso hanno il compito di affiancare il giovane Bobo nelle scoperte che lo porteranno a diventare grande. E il piccolo Bobo, combinando guai e trovando soluzioni, nel corso dei suoi molti viaggi imparerà a diventare sempre più autonomo e sicuro. A completare la famiglia c’è Wilson, un bassotto dalle grosse orecchie e con uno spiccato senso dello stile. Il cane di casa, insomma, ma anche un “nonno” un po’ pigro, restìo ad affrontare i cambiamenti e amante delle comodità: il contraltare di Bobo nel passaggio generazionale.
“La via della seta” sarà presto seguito da altre due App con Bobo come protagonista: “Bobo alla scoperta delle sorgenti del Nilo”, ambientato nel misterioso Egitto, e “Il ritorno a casa di Wilson”, avventura tra le nebbie della Scozia.
Curiosità
- Bobo esiste veramente. E’ il grande orso di peluche che la piccola Greta, figlia di Emanuela Colò, fondatrice di Tales Factory, amava portare con sé a dormire la sera. Ed è proprio attraverso la “voce” di Bobo che mamma e papà narravano a Greta i racconti di viaggio inventati per lei.
- Tutti i riferimenti storico-geografici citati nei racconti di Bobo sono veri.
“Le avventure di Bobo. La via della seta” è disponibile al prezzo di Euro 2,69.