Dopo aver superato i 90 milioni di dollari di box office negli Stati Uniti, “42” è pronto per un inedito esordio su iTunes in oltre 80 Paesi, prima della sua uscita in Blu-Ray e Dvd.
Distribuito dalla Warner Bros. Home Entertainment e dalla Legendary Pictures, “42” vede nel suo cast Harrison Ford e Chadwick Boseman, il primo nel ruolo di Branch Rickey Direttore Generale dei Brooklyn Dodgers, il secondo in quello dell’atleta superstar Jackie Robinson. Due uomini che hanno cambiato per sempre lo sport grazie alla loro presa di posizione contro il razzismo e, contro di ogni previsione, hanno dimostrato che il coraggio e l’onore possono superare ogni avversità.
Diretto dal premio Oscar Brian Helgeland (Miglior sceneggiatura per “LA Confidential” nel 1997), “42” è interpretato anche da Nicole Beharie nel ruolo di Jackie, l’amata moglie di Rachael Robinson; Christopher Meloni è Leo Durocher, Andre Holland interpreta Wendell Smith; Lucas Black nel ruolo di Pee Wee Reese e Hamish Linklater è Ralph Branca.
Il digital download in alta definizione di “42” su iTunes include uno speciale dietro le quinte che racconta come Harrison Ford, per la prima volta nella sua lunga carriera, si sia calato nei panni di un personaggio realmente esistito, e come il cast e la troupe abbiano cercato di ricreare l’eccezionale storia vera di una delle più grandi leggende del baseball.
In Italia “42” è disponibile in lingua italiana e in lingua originale con sottotitoli per il download su iTunes, sia in Definizione Standard (9,99€) che in Alta Definizione (12,99€).
Nel 1946, in un momento di pieno razzismo, Branch Rickey (Harrison Ford) ha avuto un ruolo di primo piano nella storia quando ha deciso di mettersi in prima linea ingaggiando Jackie Robinson (Chadwick Boseman), atleta di colore, per un contratto da giocatore professionista, evento che ha rotto le regole razziali della Major League di Baseball.
Al centro dell’attenzione del pubblico, della stampa e anche degli altri giocatori, Robinson è stato costretto a dimostrare grande coraggio e a lasciare che il suo talento sul campo conquistasse fan e compagni di squadra, convincendo anche i più critici, e aprendo la strada per gli altri atleti di colore che lo hanno seguito.