Tranne Apple e Motorola quasi tutti i produttori di dispositivi mobile “truccano” i benchmark

Secondo una recente indagine di AnandTech sembra che gran parte dei produttori di dispositivi mobile trucchi le prestazioni dei benchmark.

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Di recente è stata diffusa sul web una notizia secondo cui Samsung sembrerebbe migliorare artificialmente i punteggi dei propri dispositivi nei benchmark. Questa notizia ha spinto il noto sito AnandTech ad intervenire per approfondire la questione e sembra che, ad esclusione di Apple e Motorola, quasi tutti i produttori di dispositivi mobile abbiano l’abitudine di “truccare” i punteggi ottenuti in questi test.

Samsung ed altri produttori infatti sembrerebbero usare diversi metodi per migliorare le prestazioni di un dispositivo quando viene rilevato un benchmark. Un esempio ne è il Galaxy S4: in questo caso ad esempio Samsung consente al dispositivo di aumentare i limiti termici, insieme alla frequenza della GPU, per ottenere punteggi gonfiati su alcuni benchmarks, aumentando inoltre il voltaggio/frequenza della CPU al massimo durante il rilevamento dell’apposito benchmark; questa stessa tattica è stata adottata da altri produttori come LG, HTC ed ASUS.

Ad eccezione di Apple e Motorola, letteralmente ogni singolo produttore con cui abbiamo lavorato vende (o ha venduto) almeno un dispositivo in grado di usare questa sciocca strategia per ottimizzare la CPU. E’ possibile che alcuni dispositivi di Motorola più vecchi facessero la stessa cosa, ma nessuno di quelli nuovi che abbiano testato hanno mostrato un comportamento simile. E’ un problema sistemico che sembra essere emerso negli ultimi due anni, ed uno che si estende ben oltre Samsung.

L’unica soluzione realistica sarebbe continuare ad evolvere la suite di benchmark prima di coloro che cercano di ottimizzare i propri dispositivi. Più attenzione concentri su alcuni benchmark e più è probabile che questi vengano truccati. Giochiamo costantemente a rincorrerci in questo tipo di gioco su PC, ma su mobile è più frustrante non esistendo molti buoni benchmark.

Non c’è una singola soluzione, ma un approccio multi-fattoriale per anticipare i produttori.

AnandTech suggerisce addirittura la possibilità di firmare una petizione per chiedere ai produttori di abbandonare questo tipo di comportamento, o se non altro di lavorare con i creatori dei benchmark per rilevare i dispositivi ottimizzati e calcolarne le reali prestazioni.

Fonte: MacRumors

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