Dopo qualche giorno di prova, siamo finalmente in grado di proporvi la nostra recensione completa delle nuove applicazioni della suite iLife per iOS. In questo articolo ci concentreremo, infatti, sulle novità introdotte da Apple in iPhoto, iMovie e GarageBand.
La suite iLife, come avrete appreso, è stata completamente rinnovata – seppur con ritardo – per iOS 7. Rilasciate pubblicamente dopo l’evento Apple del 22 ottobre, le nuove app del pacchetto iLife per iOS sono ora disponibili gratuitamente per chi acquista un nuovo iPhone, iPod touch e iPad (o per chi ha acquistato un dispositivo iOS a partire dal primo settembre). In questo articolo andiamo a recensire le principali novità introdotte da Apple in iPhoto, iMovie e GarageBand con l’aggiornamento di queste app per iOS 7.
Partiamo da iPhoto. L’app sicuramente più utilizzata su Mac per eseguire veloci editing fotografici o per organizzare le proprie immagini in album, eventi o in luoghi. Su iOS, iPhoto è stata da sempre un’app poco sfruttata dall’utenza, specialmente quando era a pagamento. Questo perché le caratteristiche del software sono forse troppo vicine a quelle che è possibile ottenere grazie alle funzioni di editing dell’app Immagini, nativa in iOS. Adesso, però, con la nuova versione di iPhoto, Apple prova a far rientrare iPhoto nella lista delle “app indispensabili” per chi possiede un iPhone, un iPod touch o un iPad.
iPhoto, come le altre due app della suite iLife, ha ottenuto una grafica tutta nuova, in pieno stile iOS 7. Di sicuro questo non facilita le cose per chi era abituato all’app precedente, dato che i cambiamento isolo importanti tanto nell’organizzazione dei pulsanti, quanto nella struttura complessiva di iPhoto. Adesso troviamo cinque tab principali posti nella parte inferiore dell’app: il primo permette di accedere velocemente alla ricerca o di aggiungere nuovi elementi (è di fatto un pulsante dinamico che cambia a seconda del tab selezionato), il secondo ci permette di visualizzare le foto scattate o importate sul dispositivo (in una vista che può ricordare “Momenti” di Immagini), il terzo ci fa vedere gli album salvati sull’iPhone e gli streaming foto (personali e condivisi), la quarta sezione, “Progetti“, ci perente invece di creare un diario web, una presentazione o un fotolibro (queste funzioni non erano presenti in precedenza) mentre il quinto e ultimo tab da accesso alle opzioni dell’app (trasmissione wireless, utilizzo del GPS, gestione di AirPlay, ecc).
Passata in rassegna l’organizzazione complessiva dell’app, scendiamo nei particolari e parliamo delle impostazioni di editing fotografico incluse in iPhoto per iOS 7. Aprendo un’immagine, sia da “Foto” che da “Album”, avremo a disposizione diverse opzioni, alcune tutte nuove.
Oltre all’auto-ottimizzazione dell’immagine, abbiamo a disposizione una funzione per ritagliare e raddrizzare l’immagine, una per modificare l’esposizione, la luminosità e il contrasto; una nuova opzione per la modifica del colore, con gestione separata della saturazione, del blu e del verde, della temperatura del colore e del bilanciamento dei bianchi; i Pennelli che permettono di riparare alcuni elementi dell’immagine, di rimuovere gli occhi rossi, di schiarire o scurire l’immagine, di saturarla o desaturarla, di aumentare la nitidezza o di ammorbidire lo scatto; e infine una sezione “Effetti” con alcuni filtri già pronti per l’uso (come “Inchiostro”, “Caldo e freddo”, “Bicromia”, ecc).
Terminato l’editing, l’utente avrà a disposizione un pulsante per comparare la foto iniziale con quella modificata e potrà decidere di conservare l’immagine in iPhoto per iOS o condividerla su diversi servizi, tra cui Flickr, Twitter, Facebook, iTunes e app esterne (come 500px, ad esempio) oltre a poter inviare lo scatto modificato per email, per messaggio, tramite WiFi o con AirDrop ad un’altra persona. In più, la foto modificata potrà anche essere utilizzata per creare un Diario Web, una Presentazione o un Fotolibro (caratteristiche, queste, riprese dalla defunta app Cards di Apple).
Complessivamente, la nuova app iPhoto è più completa e ricca di funzioni rispetto al passato. Adesso la grafica è in pieno stile iOS 7 e risulta anche più leggera ed organizzata rispetto al passato. Insomma, Apple ha fatto un buon lavoro e iPhoto diventa ora un’app che può restare sul proprio iPhone per fare qualche rapido, ma preciso, editing fotografico on-the-go. Consigliata!
Ricordiamo che iPhoto è disponibile su App Store a questo link: l’app ha un costo di 4,49 euro, mentre può essere scaricata gratuitamente da tutti coloro che hanno acquistato o attivato un nuovo dispositivo Apple a partire dal primo settembre 2013.
Passiamo ad iMovie, il software per il video editing incluso nel pacchetto iLife, tanto su Mac quanto su iOS. Anche iMovie, come iPhoto, è stato recentemente aggiornato per iOS 7. Oltre all’introduzione di una nuova grafica che dice addio alla precedente, il nuovo iMovie è ora organizzato esattamente come iPhoto.
Abbiamo la stessa vista a cascata con tutti i video registrati in modalità verticale e una simpatica interfaccia in orizzontale che permette di giocare facilmente con i clip in slow motion registrati da iPhone 5s, velocizzando o rallentando i filmati in questione con i pulsanti della tartaruga o del coniglio. In più, sulla destra, potremo selezionare il simbolo del cuore per inserire il clip tra i preferiti di iMovie. Abbiamo poi la sezione “Progetti” in cui è possibile creare dei filmati o dei trailer che saranno successivamente inseriti proprio all’interno di questo spazio. Le opzioni per la creazione dei filmati e dei trailer sono rimaste praticamente invariate rispetto al passato: le opzioni permettono sempre di combinare video, foto e musica (nel caso dei filmati) e di seguire uno schema predefinito per creare dei trailer di film in stile hollywoodiano.
La vera novità di iMovie per iOS 7 risiede nella funzione “Cinema” (o iMovie Theater) a cui è dedicata una specifica sezione dell’applicazione. In sostanza, una volta terminato un progetto iMovie, sarà possibile condividerlo tramite iCloud con tutti gli altri dispositivi legati dallo stesso Apple ID: vale a dire che se possedete un Mac, un iPad e un iPhone, potrete iniziare l’editing di un filmato su uno di questi device e terminarlo su un altro, oppure semplicemente avere sempre a disposizione il vostro materiale anche durante gli spostamenti, senza trasferimenti manuali o sincronizzazioni. Ovviamente i video condivisi su iCloud potranno poi essere scaricati fisicamente su ogni dispositivo con iMovie installato e iMovie Theater attivo.
Parlando delle opzioni di editing, che sicuramente interessano i nostri lettori più di tutto il resto, il nuovo iMovie ha fatto diversi passi in avanti. Intanto troviamo una nuova interfaccia più simile a quella di iMovie per Mac che ci permette di guardare un’anteprima del filmato prima di inserirlo nel progetto. Una volta fatto questo, sarà possibile aggiungere ulteriori clip o immagini alla nostra composizione. Novità esclusiva del nuovo iMovie è la possibilità di commentare i video registrando la propria voce con il microfono del dispositivo in uso. Le altre opzioni di editing riguardano la modifica del livello del volume (che include la possibilità di separare l’audio dal clip video e di gestire i fade in e i fade out). Ma tornando ai filmati, sarà ovviamente possibile inserire titoli e modificare la velocità del clip, applicare dei fermo immagine, dividere il filmato o duplicarlo. Tutte queste opzioni sono accessibili con un doppio tocco sul clip (o sui clip) del progetto.
Una volta ultimato, il progetto sarà archiviato in iMovie ma potrà anche essere condiviso tramite iMovie Theater, Facebook, YouTube, Vimeo, CNN iReport o inviato ad altre persone utilizzando i messaggi, le email o AirDrop.
Anche nel caso di iMovie, i miglioramenti sono evidenti. L’app ha ora una coerenza con il resto del sistema operativo, mentre su iOS 6 non era proprio così. L’aggiunta di iCloud è un plus che mancava in iMovie e che estende le potenzialità dell’applicazione per iOS che in passato era troppo legata al mondo mobile per essere effettivamente utilizzata anche in situazioni più delicate. Adesso, invece, iMovie per iOS diventa una vera estensione di iMovie per Mac e ha tutti gli elementi per consentire l’editing video di un certo livello anche su iPhone e iPad.
Ricordiamo che iMovie è disponibile su App Store a questo link: l’app ha un costo di 4,49 euro, mentre può essere scaricata gratuitamente da tutti coloro che hanno acquistato o attivato un nuovo dispositivo Apple a partire dal primo settembre 2013.
Arriviamo infine a GarageBand, l’applicazione che aveva suscitato più dubbi dopo il rilascio di iOS 7; l’applicazione controversa che mantiene anche nella versione per iOS 7 un design che riprende elementi reali, nonostante il nuovo sistema operativo di Apple abbia rinnegato, nella versione 7.0 e nelle successive, il suo passato sposando elementi dal design minimale ma pur sempre ricercato. GarageBand, a differenza delle due app viste in precedenza, cambia poco rispetto al passato. Fondamentalmente, lo spazio dedicato agli strumenti è restato invariato (nessuna pianola fatta di rettangoli colorati, come aveva ironicamente ipotizzato qualcuno) mentre è cambiato solo l’involucro in cui questi strumenti vengono inseriti. Anche i pulsanti sono rimasti nelle loro posizioni e non ci sono aggiunte funzionali di rilievo.
Per scovare le novità di GarageBand per iOS 7 dobbiamo aiutarci con il changelog ufficiale dell’aggiornamento. Sorvolando sulla nuova (e neanche poi così tanto) grafica, le altre modifiche apportate da Apple riguardano la possibilità di utilizzare ora fino a 32 tracce mixando strumenti Touch, registrazioni audio e loop in un unico progetto. Funzione utile per chi, in passato, era abituato a creare dei progetti con strumenti multipli proprio su iPhone e iPad.
Abbiamo poi la possibilità di trascinare nell’app le proprie registrazioni audio per creare degli strumenti campionati e la compatibilità con app di terze parti per registrare audio con la funzione Inter-App di iOS 7. Funzioni interessanti ma che difficilmente verranno utilizzate con frequenza dall’utente medio. In tema di condivisione, adesso GarageBand permette di condividere i progetti creati anche con AirDrop: così sarà molto più semplice inviare via Bluetooth un clip audio editato tramite questa applicazione ad un amico, che potrà a sua volta intervenire sul file modificandolo a proprio piacimento.
Per GarageBand la storia è un po’ diversa. L’app è stata si aggiornata per iOS 7, ma i cambiamenti rispetto al passato sono così minimi che è difficile vederli. Diciamo che Apple ha un po’ snobbato questo software, probabilmente per la difficoltà di aggiornarlo con una nuova grafica in occasione di iOS 7. In ogni caso, dalla sua GarageBand ha un unico vantaggio: a differenza delle altre app di iLife, questo software è gratuito per tutti gli utenti e può essere scaricato (o aggiornato) da App Store da qui. Grafica parzialmente aggiornata per iOS 7, qualche opzione in più, app gratuita… se siete amanti della musica, GarageBand è comunque un’app da avere!
Conclusioni
Eccezion fatta per GarageBand, le app della suite iLife sono complessivamente migliorate in modo sensibile dopo l’aggiornamento ad iOS 7. Nuova grafica più organizzata e piacevole, migliore risposta e più funzioni per questi software che, probabilmente, diventano realmente interessanti per la prima volta, anche grazie al fatto che possono essere scaricati gratuitamente su qualsiasi nuovo dispositivo iOS. Apple ha fatto un buon lavoro – anche se poteva fare meglio con GarageBand – e ci si aspetta che con i futuri aggiornamenti le applicazioni del pacchetto iLife possano migliorare ulteriormente!