Anche l’iPad mini Retina finisce nelle mani di iFixit, che lo ha smontato per scoprire tutti i segreti hardware.
L’iPad mini Retina è equipaggiato con una batteria a doppia cella da 24.3 watt-hour, nettamente migliore rispetto a quella ad una sola cella, e 16.5 watt-hour, del primo iPad mini. Questa batteria mitiga la maggiore potenza del nuovo iPad mini, per cui l’autonomia dovrebbe rimanere invariata se non essere leggermente superiore, ma porta anche un aumento leggerissimo dello spessore del dispositivo pari a 0,3 millimetri.
Il processore è il modello A7 realizzato da Apple, a 1.29Ghz. Come per l’iPad Air, il display Retina è da 2049×1536 pixel e monta due pannelli separati (LCD, touch) come tutti gli altri tablet Apple. Il display è realizzato da LG.
Il modulo Wi-Fi è stato realizzato dalla USI, che sostituisce l’azienda Murata. Il layout della scheda logica è stato modificato, e ora appare come un rettangolo arrotondato. Questo cambiamento è servito per diminuire al massimo il peso, al fine di compensare l’inserimento della nuova batteria.
La memoria flash NAND è stata realizzata da Toshiba (modello THGBX2G7B2JLA01), la RRAM da 1GB è la Elpida F8164A1PD 1 GB LPDDR3, troviamo poi il co-processore M7 di Apple per diminuire il consumo di batteria quando si utilizzano i sensori di accelerometro e giroscopio, realizzati dalla STMicro MEMS (modello B334).