Anche in Australia Apple non rispettava le regole sulla garanzia…

In Australia cambiano le regole per Apple, che ora deve sottostare ad una serie di norme in termini di garanzia sui prodotti venduti.

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L’Australian Competition and Consumer Commission (ACCC) ha infatti obbligato Apple e cambiare le regole sulla garanzia, portandola da uno a due anni, e a modificare una serie di norme sul rimborso. Tali norme sono dettate dal codice del consumo vigente nel paese e vanno rispettate da tutte le aziende che operano in Australia.

Prima di questo nuovo obbligo, in caso di difformità su un prodotto, i consumatori dovevano accettare quello che veniva proposto da Apple in cambio, e non invece il rimborso completo o la sostituzione con un dispositivo identico.

La legge australiana prevede che, in caso di prodotto con gravi difetti, il produttore è obbligato a rimborsare il cliente o a sostituire il terminale difettoso con un altro dello stesso tipo. Inoltre, tale diritto si può esercitare per due anni, e non invece nei tempi più ristretti previsti da Apple.

L’azienda californiana, invece, riconosceva la sostituzione solo dopo un anno, proponendo cambi non a norma non la legge, e non garantendo la sostituzione dei prodotti non Apple venduti negli store. Inoltre, in caso di rimborso, veniva offerto solo del credito da spendere sempre nell’Apple Store, e non soldi contanti.

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