Apple avrebbe agito con pregiudizi razzisti e per questo Samsung ritiene che debba essere ripetuto il processo.
E’ ormai noto come Samsung abbia più volte chiesto l’annullamento con conseguente svolgimento di un nuovo processo nella disputa contro la compagnia californiana, dove il colosso sudcoreano è stato effettivamente condannato per violazione. La sorpresa è una delle motivazioni portate da Samsung che dovrebbero spingere verso l’annullamento: razzismo.
Indipendentemente, un nuovo processo è garantito dalla regola 59 perché Apple si appella a pregiudizi contro razza, etnicità e nazionalità, che non esistono nei tribunali americani, rendendo il processo ingiusto per Samsung.. Il tema insidioso di Apple “noi-americani contro loro-stranieri” ha permeato il processo.
E’ tuttavia improbabile che Samsung possa arrivare da qualche parte con questa argomentazione, ritenuta assurda da più parti, secondo le dichiarazioni di Florian Mueller : “Le motivazioni di Samsung per un nuovo processo presentano due aspetti interessanti ed uno idiota. Il punto “idiota” di Samsung può essere indirizzato rapidamente. Afferma che il consulente legale principale di Apple, Harold McElhinny, si è appellato ad argomenti razzisti contro gli asiatici. Ma non ha usato alcun termine peggiorativo del tipo che sentiresti all’inizio di Full Metal Jacket o qualcosa che abbia a che fare con la razza. Al massimo si potrebbe dire che si sia appellato al patriottismo, ma anche in questo caso si tratterebbe di un’esagerazione visto che il punto portato avanti spiegava di come le compagnie domestiche potessero fallire nel caso non avessero modo di difendere la propria proprietà intellettuale contro compagnie estere.”
Allo stato attuale Samsung, salvo colpi di scena, dovrà pagare oltre 800 milioni di dollari ad Apple per aver violato i suoi brevetti.
Fonte: AppAdvice