iPad Pro, oltre ad essere un dispositivo utile per l’intrattenimento (come vi abbiamo detto qui) e utile per la produttività a determinate condizioni (come abbiamo abbondantemente analizzato nella nostra recensione completa e nei nostri approfondimenti), può essere uno strumento molto interessante anche per chi fa musica. Scopriamo quali sono i suoi “pro” in questo genere di operazioni.
Da amante della musica e da utente iPad che crea e produce musica, ho voluto utilizzare iPad Pro in modo intensivo per trovare i suoi punti di forza nella creazione musicale. Ovviamente è giusto specificare che tutte le app e le operazioni provate su iPad Pro sono tranquillamente eseguibili anche su iPad Air 2 e sugli altri modelli di iPad, anche se le performance cambiano in base ai device e il supporto ad alcune app è limitato su determinati modelli di iPad. Sicuramente iPad Air 2 è il più vicino ad iPad Pro a livello di prestazioni.
iPad in sé è un ottimo strumento per fare musica, dalla creazione alla gestione delle tracce, passando per la composizione e l’utilizzo di app musicali realizzate ad-hoc per sfruttare i device iOS in modo intuitivo e creativo. Ho usato diverse app, che ho imparato ad apprezzare nel tempo scrivendo, componendo e registrando svariati brani. Vediamo come mi sono trovato con queste stesse app anche su iPad Pro.
Cercheremo di rispondere ad alcune domande, nello specifico:
- E’ fondamentale un display più grande per l’uso di app musicali?
- La potenza offerta da iPad Pro giustifica un utilizzo più professionale in campo musicale rispetto alla potenza di iPad Air 2?
- L’audio integrato è un punto di forza nella creazione e nell’editing musicale?
- Avere una divisione dello schermo di dimensioni così generose è comoda per lavorare con più app musicali alla volta?
- iPad Pro costa troppo per essere usato solo in campo musicale?
Per rispondere alle domande è necessario sapere quali applicazioni ho utilizzato nella mia prova e quali sono gli obiettivi di ognuna di queste, in modo da capire se iPad Pro ne estende le potenzialità o meno.
Applicazioni utilizzate
Durante la prova, ho usato queste applicazioni:
- Garageband, per la creazione di tracce “software” (MIDI) e la registrazione di tracce strumentali e vocali tramite accessori audio (iRig e simili).
- Music Studio, per la gestione e la registrazione completa della tastera MIDI esterna, con la gestione degli effetti sonori, delle patch, dei preset e delle regolazioni sonore.
- Thumbjam, per la creazione di idee melodiche.
- Yamaha Mobile Sequencer: per la creazione di parti ritmiche e per la creazione di una struttura di arrangiamento.
- Auxy, per la creazione della linea ritmica completa per il brano.
- Amplitube, per la registrazione della chitarra con effetti e plugin (tramite iRig).
- Animoog, sintetizzatore usato per la creazione di tracce da aggiungere all’arrangiamento finale.
- Loopy HD, per la creazione di cori e armonizzazioni.
- iElectribe di KORG (Gorillaz Edition), per la creazione di parti ritmiche particolari da includere nell’arrangiamento completo.
Potenza di calcolo
Bene, come avrete capito, ho usato tutte queste applicazioni per creare un brano e ho sfruttato molto iPad Pro per questo genere di obiettivo. Avevo già fatto, diverse volte, operazioni analoghe sul mio iPad Air 2 e la prima cosa che ho notato sul “grande” tablet di Apple è stata la velocità di elaborazione dei dati durante l’esportazione e il caricamento delle tracce, dei plugin, degli effetti e delle impostazioni. Per rispondere alla seconda domanda (alla prima risponderemo dopo), possiamo dire che le differenze di prestazioni si sentono, sopratutto se ci troviamo a lavorare con app molto pesanti, cariche di dati da elaborare o piene di tracce complesse da gestire. In utilizzi medi sicuramente la diffrerenza di prestazioni non incide poi così tanto nell’uso e nella creazione musicale. Il “pro” in questo caso risiede proprio nel sapere che c’è ancora margine per ulteriori elaborazioni e ulteriore editing, cosa che rende più tranquilli durante il lavoro e che, in casi di progetti carichi e pesanti ripaga la scelta di un device più potente. Si potrebbe comunque fare lo stesso discorso paragonando un iPad mini 2 o 3 ad un iPad Air 2. Più potenza è comunque sempre ben accetta, anche se in molti casi non viene sfruttata al 100%.
Display e dimensioni
Cerchiamo però di rispondere alla prima domanda, quella relativa al display di iPad Pro e all’uso delle app musicali. Il display dell’iPad Pro, benefit più caratteristico del device, è fondamentale nell’uso di app musicali e creative. Un display più grande ci permette di eseguire le operazioni in modo più comodo, meno stressante, più intuitivo e offre una buona usabilità del prodotto anche mentre si suona uno strumento. E’ molto più comodo gestire i controlli musicali su un display da 12,9 pollici mentre si suona una tastiera o una chitarra: i pulsanti, gli slider, gli effetti e i “pedali” sono più facili da individuare e attivare/disattivare.
Meno pratica però la dimensione del dispositivo per l’uso in mobilità con gli strumenti a seguito. Potrebbe essere necessario e indispensable un leggio ad-hoc per sostenere l’iPad Pro durante un’esibizione live. Quindi il display resta un fattore positivo anche per l’uso “musicale e creativo” dell’iPad. Ma veniamo alla parte peggiore, forse la più disastrosa e deludente dell’uso di iPad Pro come “workstation” musicale. Non c’è un modo semplice per dirlo ma tutto lo spazio del display non è sfruttato per le app in split-screen. O meglio, non lo è ancora. Attualmente, basandomi sulla mia prova, posso dire che usare due app musicali su iPad in Split-View è praticamente impossibile perchè sono pochissime le app a supportare questa funzionalità (si può usare lo slide-over ma capite bene che non è la stessa cosa).
Peccato perchè, per quanto sia bello e comodo usare un’app musicale a schermo intero, usare due app musicali a schermo diviso avrebbe fatto la differenza su un prodotto così. Sarebbe stato un ottimo punto di forza poter aprire due app musicali contemporaneamente per regolare i parametri MIDI di uno strumento come una tastiera esterna e nello stesso tempo avere a disposizione un’app per la creazione ritmica. Ma non è colpa di Apple, è semplicemente un qualcosa in divenire che speriamo possa cambiare presto. Basterà solo più attenzione da parte degli sviluppatori e le app potranno essere aggiornate per supportare la divisione dello schermo. Alla fine già molte app supportano l’audio in background quindi si parla solo di ottimizzazione. Non c’è necessità di riscrivere le applicazioni per iPad Pro. Questa caratteristica potrebbe rendere contenti anche gli utenti iPad in generale durante la fase di produzione musicale.
App di Apple
Da Apple però mi sarei aspettato (e mi aspetto ancora) un’app musicale ottimizzata per iPad Pro, così come un’app ottimizzata per fare i video. iMovie e Garageband sono ottime applicazioni, per fare degli esempi, ma restano pressocchè identiche alle versioni per iPad e iPad mini. Un “taglio” più professionale e avanzato avrebbe fatto la differenza. Non sto parlando di Logic Pro X o di Final Cut Pro X su iPad Pro, ma almeno di app più professionali rispetto a quelle attuali. Sono speranze che comunque non bisogna perdere considerando che questa è la prima generazione di iPad Pro e che ci sono ampi margini di miglioramento software e hardware.
Audio integrato
Restano solo due domande per concludere l’approfondimento su iPad Pro e le app musicali. Iniziamo dalla prima: l’audio integrato (migliorato rispetto agli altri iPad) è utile in questo campo? Ovviamente la risposta è si. L’audio presente su iPad Pro non è solo perfetto per l’intrattenimento, l’ascolto di musica o le videochiamate. E’ grandioso anche per la composizione e l’editing musicale. I quattro speaker presenti su iPad Pro ci permettono di suonare, ascoltare ed eseguire modifiche audio ai nostri progetti con un suono coinvolgente e pulito, molto più potente rispetto a quello degli altri iPad e che non ci costringe necessariamente all’uso di cuffie, soprattutto in ambienti chiusi e domestici. Ottimo per ascoltare anche le app che applicano effetti in real-time sugli strumenti come tastiere MIDI e chitarre mentre si suona.
Prezzo
L’ultima domanda riguarda il prezzo di iPad Pro. E’ giustificato per un uso esclusivo nel campo della produzione musicale? La risposta è relativa perchè dipende dalle esigenze dell’utente anche se in grande linea non è positiva. Infatti, valutando le esigenze di un’utenza “medio-avanzata” che vuole fare musica con iPad, anche semplicemente in live per avere qualcosa di leggero e portatile a disposizione, il prezzo elevato di iPad Pro non è completamente giustificato. Se si usa già iPad Pro per altri tipi di utilizzo allora il device diventa il migliore amico di chi vuole fare musica, ma se deve essere acquistato solo per questo genere di operazione non è la soluzione più adatta. Un MacBook fa decisamente di più e ha a disposizione applicazioni di classe desktop per la creazione musicale. Un iPad Air 2 potrebbe essere una soluzione valida invece per la creazione musicale da “tablet” ad un prezzo più vantaggioso di iPad Pro.
Conclusioni
Personalmente mi sono trovato molto bene nell’utilizzare iPad Pro per creare musica e ho apprezzato i quattro speaker e il display più grande (anche se solo per le app in full-screen) ma posso dire che il mio iPad Air 2 avrebbe portato a termine gli stessi compiti anche se un po’ meno velocemente e con uno schermo meno “comodo”.
Il consiglio da dare alla fine delle considerazioni è questo: se cercate un device da usare per la produzione musicale intuitiva, comoda, rapida e portatile allora iPad può essere un’ottima soluzione. iPad Pro è giustificato se prevedete di usarlo anche per altre operazioni/esigenze. Se cercate invece un dispositivo che sia molto più professionale e che abbia capacità “desktop”, la potenza di iPad Pro non vi basterà e sarà meglio optare per un Mac.