Dopo la strage di San Bernardino, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chiesto alle aziende tecnologiche di aiutare il governo a combattere l’ISIS.
Queste le parole pronunciate ieri: “Invito i leader delle aziende tecnologiche statunitensi ad aiutare il paese e rendere più difficile per i terroristi usare i vari dispositivi per sfuggire alla giustizia”.
Obama chiede quindi di rivedere le posizioni in tema di crittografia. Come sappiamo, Tim Cook è sempre stato chiaro sull’argomento e ha ribadito più volte che non violerà mai la privacy degli utenti Apple in nome della sicurezza. Adesso che il terrorismo si fa sempre più vivo anche negli Stati Uniti, l’opinione pubblica – prima vicina alla posizione di Cook – sta ora cambiando parere.
Il governo degli Stati Uniti ne vuole quindi approfittare per discutere con le varie aziende tecnologiche e trovare una soluzione che soddisfi tutti, utenti compresi. Ad esempio, nel manuale dell’ISIS si consiglia l’utilizzo di iMessage per i messaggi e di FaceTime per le conversazioni audio-video, proprio perchè questi due servizi non possono mai essere intercettati dagli inquirenti. Certo, questa tecnologia consente ai bravi cittadini di essere certi che nessuno possa spiarli, ma quando entra in ballo la sicurezza nazionale le cose possono cambiare.