App Store, è lite sul nome

La Apple ha deciso di fare causa ad Amazon per impedirne l’uso del nome App Store, e anche la Microsoft entra nella guerra dei brevetti contro Barnes&Noble.

L’Azienda di Cupertino ritiene avere la proprietà intellettuale del nome dello store dedicato agli applicativi, e per questo ha presentato denuncia presso la Corte federale della Carolina del Nord la scorsa settimana nei confronti di Amazon, che per altro prosegue incurante creando il proprio App Store dedicato ai cellulari Android.

La causa di Apple è stata istituita senza però bloccare con l’azione legale il negozio virtuale dei dispositivi che usano Android.
Apple ritiene che App Store sia un marchio registrato e che l’uso “altrui”  (in questo caso di Amazon) crei <<confusione e inganni>> ai consumatori.
Amazon respinge le accuse e sostiene che il nome Amazon App Store è stato deciso insieme agli sviluppatori, e che comunque il termine App Store è entrato nel linguaggio comune per indicare genericamente dove si possono trovare e quindi scaricare le applicazioni.

Per gli esperti del settore, Apple e Microsoft hanno in Android un “nemico” comune, e quindi cercano entrambe di affermare le proprie ragioni anche per vie legali.
Infatti Microsoft ha presentato un esposto alla Corte federale del Delaware e alla Trade Commission, l’Agenzia che supervisiona la concorrenza, contro Barnes&Noble con lo scopo di impedire l’importazione dell’e-reader Nook, che gira appunto su Android.

La Microsoft si appella in merito alla presunta violazione di 5 brevetti per arginare l’ennesimo entrato nel mercato dei tablet.

 

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