Mentre gli altri competitor stanno lavorando alle proprie piattaforme di pagamento elettronico, American Express ha lavorato nell’ombra, quasi non volesse far sapere a nessuno che il futuro dei pagamenti è legato ai device elettronici di ultima generazione. È nato così Serve, un servizio di electronic-payment che offre spunti davvero interessanti.
Per prima cosa Serve consente di gestire un account digitale e non semplicemente il profilo di una carta di credito (o debito), come gli altri operatori finanziari. Mediante questo account è possibile generare altri sub-account, per esempio per i figli, il coniuge, un amico, un collega o anche dei dipendenti; il gestore dell’account master potrà stabilire un tetto massimo di spesa per ciascun sotto-account e, se lo vorrà, potrà anche richiedere una carta fisica direttamente collegata al medesimo account digitale.
In questo modo effettuare i pagamenti, trasferire fondi verso una persona o azienda, o fare acquisti online, sarà molto più facile, garantendo al titolare del conto doti di “elasticità” e personalizzazione finora assenti sul panorama finanziario.
Serve è disponibile per il mercato USA già da oggi, mentre per i mercati internazionali si prevede un’uscita entro il 2011.
Le piattaforma supportate sono Android e naturalmente iOS.
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