Procreate per iPad: la recensione completa

Abbiamo voluto provare per voi questa splendida applicazione per il digital painting di Savage Interactive Pty Ltd, e ne siamo rimasti piacevolmente soddisfatti. Anche se a nostro avviso non totalmente completa, Procreate riesce ad un’unire un’interfaccia semplice e decisamente intuitiva ad una varietà di funzioni in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Ma analizziamole una ad una.

Quello che colpisce fin dal primo momento di questa interessante applicazione è sicuramente l’interfaccia. I designer della Savage Interactive hanno optato per il grafite, che da quando è stato introdotto da Apple stessa su QuickTime, ha riscosso sempre più successo nelle applicazioni grafiche per Mac OSX, ed ora anche per iOS.

Ogni strumento è facilmente raggiungibile senza mai abbandonare il proprio piano di lavoro, con le finestre a fumetto tipiche di iOS, che presto vedremo anche su Lion.

Lo strumento principale di disegno di questa applicazione è naturalmente il pennello, presente in alto a destra sull’area di lavoro.

Aprendo la finestra dell’utensile si ha subito una piacevole sorpresa: Procreate annovera di suo otto pattern predefiniti, dai più semplici ai più complessi, che possono essere subito usati per prendere confidenza con lo strumento.

In ogni caso, per chi ha esigenze particolari, Procreate permette sia di duplicare un pattern esistente e modificarlo a proprio piacimento, sia di creare da capo un nuovo pattern, importando e regolando ogni dettaglio, dalla forma fino alla granularità.

Durante l’utilizzo dello strumento poi, potrete sempre modificarne al volo la dimensione e l’intensità del tocco, tramite i due rispettivi slider posizionati a sinistra sul vostro piano di lavoro.

Gli slider in questione sono posizionati immediatamente sopra ai due pulsanti di undoredo, che vi permetteranno di tornare indietro ed andare avanti fino alle ultime cento operazioni effettuate.

La stessa identica modalità di interazione e creazione descritta per il pennello la ritroviamo per altri due strumenti di pittura presenti: la sfumatura e la gomma.

Il primo strumento, come la stessa icona suggerisce, permettere di intervenire sulla vostra opera come se stesse letteralmente passando il vostro dito sul colore fresco, creando sfumature, sbafi e sbavature di ogni sorta.

La gomma invece cancellerà banalmente i tratti del lavoro con un semplice tocco del dito. La presenza della opzioni però permette di cancellare anche utilizzando i pattern, ottenendo quindi degli effetti molto particolari.

Il quarto strumento principale di questa applicazione è il gestore dei livelli, che permette di lavorare su più strati della nostra creazione, editarli, duplicarli, riordinarli e visualizzarli singolarmente senza influenzare gli altri, fino ad un massimo di sedici.

Alla fine della finestra dei livelli è presente anche uno slider con cui potete editare la trasparenza di ognuno.

L’ultimo strumento dell’area in alto a destra è il selettore di colore. Potrete scegliere sia direttamente con un semplice touch sulla finestra, sia regolando lo slider principale, che farà visualizzare sulla finestre tutte le sfumature di ognuno dei sette colori dell’arcobaleno, raffinando successivamente la vostra scelta con gli altri due slider.

Lo strumento colore conclude la serie dei tool presenti in alto a destra del piano di lavoro. Sulla sinistra invece ci sono altri due pulsanti.

Il primo partendo da destra serve sia per orientare diversamente il livello corrente, per inserire una nuova immagine all’interno della creazione, prelevandola dalla libreria o direttamente scattando una foto, nel caso abbiate un iPad 2.

L’ultimo pulsante di questo applicativo serve a gestire le vostre creazioni, ed è infatti l’unico che non continua a visualizzare il piano di lavoro.

Da questa nuova finestra potrete infatti scorrere le vostre creazioni, inviarle per email, duplicarle, crearne di nuove o eliminarle del tutto.

Le funzioni di pinch e zoom e l’estrema precisione e sensibilità dello schermo dell’iPad 2, che vi faranno riflettere parecchio sulla necessità o meno di utilizzare uno stilocompletano il quadro di Procreate, che in definitiva ci è sembrato un ottimo strumento di digital painting, decisamente intuitivo e immediato da usare, senza dover rinunciare alle funzioni fondamentali.

L’identica modalità di interazione con i tre principali strumenti permette di imparare in fretta a modificarli ed adattarli facilmente alle proprie esigenze.

Dopo averlo utilizzato per un lasso di tempo sufficiente vi accorgerete che avrete imparato ad utilizzare in maniera approfondita tutte le opzioni dei tre strumenti senza molta fatica.

Questa coerenza da la possibilità di sfruttare a pieno tutte le opzioni presenti, invece di doverne imparare tante diverse per ogni strumento, con il rischio di non padroneggiare mai l’applicazione in maniera completa e adeguata.

Il vantaggio che vi abbiamo descritto ha comunque un prezzo: tutte le varie opzioni devono essere assolutamente compatibili e applicabili quindi a tutti e tre gli strumenti, con il rischio di doverle limitare o di dover rinunciare all’aggiunta di nuovi strumenti.

Ma lo sforzo in questa direzione fatto dai creatori di Procreate paga decisamente. Se riusciranno comunque ad aggiungere nuovi strumenti grafici e nuove opzioni agli stessi senza perdere la modalità di creazione e customizzazione finora adottata, questa applicazione sarà sempre più apprezzata dagli utenti iOS.

In ogni caso ci sono comunque parecchi margini di miglioramento, non tanto dal punto di vista dell’interazione con gli strumenti, che come vi abbiamo già sottolineato è invece una nota molto positiva di Procreate, quanto per l’assenza di alcuni strumenti e la ridotta configurabilità di altri.

Una delle carenze principali, a nostro avviso, è l’estrema essenzialità del selettore colore, che manca sia di un editor per la scelta dei colori tramite profilo colore o codice, sia di slot per la memorizzazione dei colori scelti.

Quest’ultima mancanza fa ancora di più emergere l’assenza dello strumento contagocce, che oltre ad essere fondamentale se ci si trova ad editare immagini importate della libreria, sarebbe stata almeno una, seppur scomoda, modalità per riutilizzare un colore già sfruttato in precedenza, vista l’impossibilità di salvare i colori.

Dopo un po’ di tempo che si utilizza Procreate poi, inizia anche a farsi sentire la mancanza di funzionalità come il riempimento, gli strumenti di selezione e di ritaglio, nonché le regolazioni di colore, luminosità e contrasto per i singoli livelli.

Anche se queste ultime funzioni derivano più da un contesto di foto ritocco più che dal digital painting per cui Procreate è concepito, risultano comunque utili anche in questo contesto, soprattutto nel caso in cui ci si trovi a lavorare con immagini importate dalla libreria o con grafica il bianco e nero.

Se gli sviluppatori riuscissero ad apportare alcune migliorie e ad inserire anche queste funzionalità su questa applicazione, sentiremo sicuramente sempre più spesso parlare di Procreate sull’App Store.

Se nel frattempo volete provarlo, potete acquistarlo direttamente a questo link sull’App Store.

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