Zite, il quotidiano con le news personalizzate

Se vogliamo leggere notizie di soli argomenti che ci interessano in modo particolare, siamo spesso obbligati a sfogliare inutilmente riviste intere, siti Web e motori di ricerca. Questo applicativo raccoglie invece la funzione di rassegna stampa adattata: solo le notizie degli argomenti da noi selezionati verranno composte in un quotidiano virtuale da sfogliare, con una edizione personalizzata quindi ad personam.
L’applicativo Zite è gratuito.

Zite, sviluppato dall’omonima società di Vancouver, esegue la scansione di oltre mezzo milione di siti Web, per trovare tutto il materiale specifico che potrebbe interessare la nostra lettura particolareggiata. Vengono così passati letteralmente al setaccio interi commenti, tag, social network, giornali, e così via.

Si tratta solo di scegliere gli argomenti divisi per categorie predefinite, o attraverso delle ricerche personali. Agganciandolo a Twitter o Google Reader, Zite è in grado di cogliere quello che riteniamo interessante dal nostro profilo, e partire quindi alla ricerca di argomenti correlati.

Zite impara anche le abitudini dell’utente, cercando di captare al meglio le letture e gli argomenti che più spesso vengono ricercati invece di altri, e quindi insisterà nelle ricerche sempre più approfondite di quegli argomenti.

Alla fine potrebbero non esistere mai due copie identiche del quotidiano Zite !

Il CEO di Zite, Ali Davar, rassicura che l’azienda salvaguardia la privacy degli utenti e non cede a terzi i dati raccolti sulle abitudini dei propri lettori, dati che oltretutto sono anonimi già dalla partenza. L’unico utilizzo “innocente” dei dati raccolti sugli utenti sarà per visualizzare banner pubblicitari specifici delle abitudini dei lettori.

Zite potrebbe comunicare inoltre alle grandi aziende editrici quante volte viene letto un articolo, senza però compromettere nessun dato legato alla privacy. I dati degli utenti rimangono infatti sempre anonimi, perché l’applicativo non richiede alcuna registrazione o inserimento di dati particolari.

L’applicativo è davvero semplice ed essenziale nelle sue funzioni, permettendo lo scorrimento laterale delle pagine, e il richiamo veloce del menu con le categorie che sono state impostate.

Zite è in grado di visualizzare nel proprio formato di lettura le pagine da cui trae le fonti, ma capita che alcune pagine possano essere visualizzate nel formato Web originale, a cuasa di impostazioni che non consentono la riformattazione sulla struttura Zite.

Attualmente non c’è la sezione annunci, ma Ali Davar ha detto che la società comincerà a mettere anche gli annunci provenienti dagli editori stessi, a iniziare dai prossimi mesi. Così come per gli articoli, anche sugli annunci la società canadese non avrà alcun controllo nel processo di importazione delle informazioni.

La configurazione generale, e l’eventuale scelta di associare l’applicativo con un social network, sono davvero semplici. Saltando la fase Twitter/Google, il processo di configurazione dura pochi secondi, relegati alla semplice scelta della categoria degli argomenti.

La “prima pagina” che viene presentata, è creata dinamicamente con un meccanismo in grado di interpretare quali potrebbero essere le notizie più interessanti per l’utente. Insomma alla “Prima” viene sempre dedicato il giusto valore, e le dovute attenzioni, come avviene in tutti i giornali del mondo.

Il contenuto viene aggiornato con una frequenza di circa 30 minuti. E col passare del tempo Zite impara sempre meglio le abitudini di lettura.

Alcuni video potrebbero non essere visualizzati correttamente all’interno del giornale virtuale, pur arrivando da provider come YouTube. Specie quelli creati in HTML-5.

L’applicativo ad oggi si limita all’ambiente iPad, come altri equivalenti (Flipboard ad esempio). L’intenzione è quella però di estendere il programma su tutte le piattaforme, ad iniziare dagli smartphone entro la fine di quest’anno.

Zite è gratuito e in lingua inglese (anche se le notizie di “casa nostra” sono in italiano). Potete scaricarlo dall’App Store da questo link.

 

Fonte: ringrazio Filippo Conticello, collega giornalista della Gazzetta dello Sport, per la segnalazione.

 

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