Per il secondo articolo della nostra rubrica dedicata agli avvocati, ecco una comparativa tra “Agenda Legale”, “SLMobile” ed “iLawerys”, le tre sole applicazioni iOS per la gestione dello studio legale attualmente disponibili su App Store. L’articolo è stato preparato dall’avvocato Enrico Ferro di iGiuristi.
Prima di parlare singolarmente di ciascuna di esse, sono opportune alcune precisazioni preliminari: mentre “SLMobile” ed “iLawyers” si propongono come veri e propri gestionali, offrendo funzioni di agenda, anagrafica contatti ed elenco pratiche, “Agenda Legale”, come si intuisce già dal nome, limita le sue funzioni a quelle proprie di una mera agenda per avvocati.
Altra rilevante differenza riguarda il prezzo: infatti, “Agenda Legale” può essere acquistata per 7,99 euro, “SLMobile” per 37,99 euro (unica ottimizzata per iPad, le altre funzionano ma con grafica per iPhone) ed “iLawyers” (essendo in periodo di lancio) per 2,99 euro.
Infine, “Agenda Legale” è alla versione 2.0 (pubblicata il 19 luglio 2010); “SLMobile” alla 1.8.2 (pubblicata il 21 giugno 2011) ed “iLawyers” alla 1.0.1 (pubblicata 25.6.2011).
Da queste indicazioni e da quanto segue ciascuno potrà trarre utili elementi di valutazione riguardo: rapporto qualità-prezzo; frequenza degli aggiornamenti-migliorie; cura nel tempo dell’applicazione. Detto questo entriamo nel vivo con alcune considerazioni specifiche per ciascuna di esse.
“Agenda Legale”
Questa applicazione ha il merito di essere stata la prima pubblicata su App Store. Purtroppo, però, nonostante la bontà dell’idea, la realizzazione, a mio avviso (e da quanto si evince dai commenti lasciati dagli acquirenti), non è stata particolarmente curata, così come la struttura e le funzioni previste. “Agenda Legale”, infatti, mi è sembrata poco funzionale e “user friendly”. Ci sono diverse carenze, limitazioni o funzioni che avrebbero necessitato maggiore attenzione: esemplificativa di quanto detto è la circostanza per cui le pratiche inserite non vengono neppure visualizzate in ordine alfabetico. Non c’è un contatore pratiche e i dati predefiniti da inserire in alcuni campi appaiono insufficienti. L’inserimento di data e ora per l’evento da sincronizzare in iCal è artificioso e non sono riuscito ad individuare se sia possibile o meno inserire una password per l’accesso protetto ai dati.
Tra le note positive devo, invece, segnalare lo scadenzario automatico, che tuttavia necessiterebbe di migliorie per renderlo più intuitivo. C’è molto da lavorare, ma l’idea era (ed è) buona, meritando di essere portata avanti.
“SLMobile”
Dal punto di vista cronologico è la seconda ad esser stata pubblicata su App Store.
Rispetto alla precedente è certamente più curata, ma nonostante i molti punti positivi, attualmente, ne presenta anche altri negativi.
La prima sensazione che si ha all’avvio è quella di trovarsi di fronte ad un’applicazione leggermente più professionale e questo sia per la necessità di effettuare il log in, che per l’impostazione grafica, che però si rivela subito poco pratica a causa della struttura a viste. Per passare da una funzione all’altra, infatti, è necessario percorrere a ritroso le viste fino a quella iniziale da cui poi è possibile passare alle altre, che però sono più simili a quelle di un vero gestionale, comprendendo anche la gestione dell’anagrafica.
Tra le altre note positive vi sono: la presenza di un maggior numero di dati predefiniti (peraltro personalizzabili) da inserire in alcuni campi (ad es. Organi Giudiziari, adempimenti e termini); la possibilità di inserire, per ciascuna pratica, più eventi con rispettive note e promemoria; la presenza della funzione “archivia pratiche”; la sincronizzazione con iCal e l’inserimento dei dati nel database nativo, con la conseguente possibilità di visualizzarli anche dal calendario o da applicazioni terze (ad es. Calvetica); la possibilità di gestire più profili utente, ecc. SLMobile, però, essendo ancora alle prime versioni, necessiterebbe anche di parecchie migliorie. Ad esempio: l’utilizzo è macchinoso, poco pratico e poco rapido; le “viste” dell’agenda , non molto gradevoli dal punto di vista grafico, sono poco funzionali anche per l’assenza di “filtri” che consentano di selezionare che tipo di dato visualizzare. Nell’uso da iphone, inoltre, capita di non poter leggere per intero la descrizione dei dati predefiniti: ad es. per i termini di cui all’art. 183 c.p.c., non si riesce a capire di quale dei tre si tratti, con il grave rischio di scadenzarli in modo sbagliato. Vista la possibilità di installare l’applicazione sia su iphone che su ipad, sarebbe utile la sincronizzazione dei dati tra i due dispositivi.
Insomma, sebbene gli sviluppatori siano sulla buona strada, certamente c’è ancora molto da fare, ma confido che ulteriori migliorie verranno inserite nei prossimi aggiornamenti. Attuale, però, il prezzo è decisamente eccessivo.
Personalmente, pur avendo acquistato l’applicazione ed avendola installata su iphone ed ipad, ne faccio un uso limitatissimo, peraltro dovendo spesso ricorrere ad interazioni (fortunatamente possibili) con l’ottimo Calvetica.
iLawyers
Sarà per il prezzo, decisamente accattivante visto il periodo di lancio, ma tra le tre è quella che mi è piaciuta di più. Anche in questo caso, naturalmente, non mancano imperfezioni, limitazioni e quanto altro ma, specie considerando che è ancora alle prime release, siamo sulla buona strada. Confido, inoltre, che con i prossimi aggiornamenti, in aggiunta a bug fixes e migliorie, sia rilasciata una versione ottimizzata per ipad, attualmente assente.
Anche in tal caso siamo di fronte ad un piccolo gestionale che a mio avviso, però, meriterebbe pure una grafica più piacevole. Di seguito alcuni dei “pro” e dei “contro” che mi hanno maggiormente colpito.
“Pro”: possibilità di filtrare la tipologia dei dati da visualizzare nella vista agenda ed in quella anagrafica, dalla quale, peraltro, oltre a poter accedere alla rubrica nativa, è possibile far partire una chiamata o inviare una mail. Presenza di un comodo database dei codici di avviamento postale che vengono richiamati al momento dell’inserimento dell’indirizzo di un soggetto. Anche nella funzione “pratiche”, che peraltro fornisce il numero totale dei fascicoli, è possibile filtrare i dati visualizzati per “nome”, “numero di ruolo” e “data di inserimento” e l’oggetto della pratica può essere selezionato da un vasto elenco di presets. E’ poi possibile decidere se inserire o meno i dati nel database del calendario nativo, con le ovvie conseguenze in termini di uso congiunto con altre applicazioni. Degne di nota, infine, tra le utilità: backup e ripristino (decisamente importante) e gestione password, che consente di decidere se all’avvio deve essere richiesto il log in o meno.
“Contro”: poco pratica la visualizzazione dei dati in agenda, mancando (o comunque essendo artificiosa) la possibilità di scegliere tra vista “giorno”, “settimana”, “mese” e “anno” e limitato l’inserimento dei dati relativi ai contatti nell’anagrafica che, pur consentendo di accedere alla rubrica nativa, non permette di importare i contenuti, ecc.
Anche in questo caso, insomma, la versione attuale dell’applicazione potrebbe indurre ad un uso limitato.
Prima di passare alle conclusioni (personali e non necessariamente da condividere), suggerisco a chi avesse intenzione di valutare l’acquisto di una delle tre applicazioni, di dare uno sguardo alle guide messe a disposizione per ciascuna di esse, fruibili direttamente dall’applicazione o dai siti di supporto degli sviluppatori.
Conclusioni
Sebbene tutte e tre le applicazioni, attualmente, non siano tali da consentire un uso pienamente soddisfacente, ciascuna, già nella versione disponibile, offre comunque alcune utilità. Sono, però, fortemente auspicabili ulteriori aggiornamenti e migliorie di vario genere.
Per avvicinarsi alla completezza delle funzioni offerte dai ben più completi ma onerosi (ed a volte complicati) gestionali per computer, sarebbe utile che gli sviluppatori traessero ispirazione proprio da questi, tenendo anche presenti le funzioni già possibili mediante “polisweb” e quelle che saranno quanto prima introdotte con il passaggio al processo telematico, mirando però, soprattutto, a realizzare un’applicazione “user friendly”, in vero stile Apple!
Anche se proposta ad un prezzo più elevato, un’applicazione professionale, ben fatta, completa, funzionale e “user friendly” potrebbe, a mio avviso, interessare gli utenti. Magari, inoltre, per poterla adattare alle esigenze pratiche ed economiche dei Colleghi, gli sviluppatori potrebbero pensare ad una versione base, alla quale poter aggiungere con acquisti “in app” ulteriori funzioni.
In attesa del prossimo articolo e confidando di aver fornito qualche utile indicazione agli interessati, un saluto.
Avv. Enrico Ferro