Gobbo Latino è un’app per iPad contenente diverse frasi e informazioni sulla lingua latina.
Il team di goWare, che ha ideato l’app, è andato a scovare nel «mare magnum» della lingua italiana locuzioni latine vive come «una tantum» che ricorre nel descrivere taluni provvedimenti fiscali varati dal governo, forme di elargizione «per una volta soltanto» utili a far cassa, soprattutto nei momenti difficili. E poi parole come «sponsor» che tutti direbbero un vocabolo inglese, ma lo è solo di passaggio, perché è ritornato in Italia dopo essersi diffuso nei Paesi anglosassoni; deriva dalla radice del verbo latino «spondere» e significa «garante» o «mallevadore».
Tutti questi termini e espressioni costituiscono la sezione Latiliano – il latino degli italiani – dell’app.
Ma la cosa interessante è anche che nuovi termini latini sono stati coniati dalla comunità degli studiosi e dal Vaticano (non dimentichiamoci che la lingua ufficiale dello Santa Sede è il latino) per identificare parole nate quando il latino non c’era più. Lo sapevate che teleobiettivo in latino si direbbe «telelenticula» e che se dovete andare a fare la spesa al supermercato potete dire che vi state recando al «pantopolium»? I nuovi vocaboli si trovano nella sezione Latinoggi dell’app.
L’app Gobbo Latino è stata sviluppata da Handcrafted Software; i suoi contenuti sono tratti invece dal libro “Bonus Malus. Il latino degli italiani”, scritto da Raffaele Giomini e Pasquale Cosi e edito dalla Società Editrice Dante Alighieri, e dalle famose Sententiae di Publilius Syrus, il più grande mimo della romanità.
Se state cercando la frase giusta per dar forza a un’idea, a un concetto o a un vostro stato d’animo, chiedete al Gobbo, lui ve la suggerirà: “Hoc erat in Votis – Era quello che cercavo!”
L’applicazione è disponibile su App Store al prezzo di 1,59€.