Come da titolo, in base ad una ricerca svolta da Distimo, prendendo in analisi i maggiori “negozi” di applicazioni disponibili sulle diverse piattaforme, l’App Store avrebbe generato entrate pari a quattro volte superiori rispetto alla controparte presente sui terminali Android. Vediamo insieme i risultati emersi dalla ricerca, riportata da CNET.
In particolare non poco merito sarebbe da attribuire alle applicazioni disponibili per iPad. Tale statistica è stata ottenuta ponendo l’attenzione sulle 200 applicazioni più redditizie presenti su ciascuno store; in particolare Distimo avrebbe effettuato una divisione dell’App Store formando due categorie diverse: applicazioni per iPhone ed applicazioni per iPad.
In questo senso importante ruolo ha avuto per Apple la Cina, paese in cui i download hanno subito un’enorme crescita soltanto nel 2011. Paragonando infatti la Cina con gli Stati Uniti, agli utenti cinesi in possesso di un iPhone sarebbe da attribuire circa il 30% dei download totali tra le due nazioni, mentre gli utenti cinesi in possesso di un iPad avrebbero generato circa il 44% dei download, sempre tra le due nazioni. E’ comunque importante notare come l’App Store abbia in realtà subito dei ribassi nei download l’anno passato, rispettivamente nel mese di febbraio e nel mese di ottobre prima del lancio di iPad 2 ed iPhone 4S, mostrando tuttavia un significativo rialzo in seguito alla commercializzazione dei suddetti dispositivi.
Andando oltre le applicazioni per iPhone ed iPad e l’Android Market, l’intero report di Distimo per il 2011 ha preso in analisi diversi altri “negozi” di applicazioni, tra cui l’Amazon Appstore, il BlackBerry App World, il Nokia Ovi Store ed il Microsoft Windows Phone 7 Marketplace. Tra quelle appena citate, quasi tutte avrebbero mostrato un raddoppio delle applicazioni offerte durante l’anno. Unendo tutti gli store principali di applicazioni si ottiene la presenza di oltre 1 milione di applicazioni, ma è importante notare come il Marketplace di Windows Phone 7 di Microsoft abbia ottenuto la più grande crescita relativa, sempre nel 2011, aumentando le applicazioni offerte più del 400%. In termini di applicazioni gratuite, il vincitore è da invidudare nell’Android Marketplace, superando le applicazioni per iPhone a partire da giugno, con le applicazioni per iPad classificate al terzo posto, seguite da Ovi Store, Windows Phone 7 Marketplace, BlackBerry App World e Amazon Appstore.
Quest’anno ha mostrato inoltre il grande successo ottenuto dalle applicazioni freemium e del modello di acquisti in-app; sistema in cui gli utenti hanno accesso gratuitamente ad un’applicazione con la possibilità di acquistare funzionalità in modo individuale o una versione più completa dell’app interessata. Tra le 200 applicazioni più redditizie, l’Android Market ha generato circa il 65% delle sue vendite proprio dalle applicazioni freemium, mentre le app per iPhone avrebbero ottenuto circa il 50% di vendite dal modello appena citato. Analizzando esclusivamente i giochi, una delle categorie più rinomate ed apprezzate da parte degli utenti, i tre più grandistore per i giocatori sono stati rispettivamente l’App Store di Apple (solo per le applicazioni iPhone) con 79,077 titoli, l’Android Market, con 46,.45 titoli e l’App Store relativo alle app per iPad con 28,683 titoli, non dimenticando tuttavia di menzionare la grande crescita ottenuta da Windows Phone 7 in termini di titoli offerti, superando così l’Ovi Store ed il BlackBerry App World.
Concludendo il rapporto, Distimo ha stilato una classifica delle applicazioni più popolari del 2011 in base al numero maggiore di download. In questo senso il primato sarebbe da attribuire ad Angry Birds, seguito da Facebook, Skype, Angry Birds Rio e Google Maps, iBooks di Apple, Angry Birds Seasons, Fruit Ninja, Talking Top Cat e Twitter.
Il rapporto di Distimo indica sicuramente il successo ottenuto da un settore che andrà progressivamente crescendo sempre di più, affermandosi come una categoria di vitale importanza per tutti gli sviluppatori che vorranno dedicarsi alle piattaforme mobili.