Un giudice contesta il numero di brevetti nella disputa tra Apple e Motorola

Sembra che il giudice Posner abbia contestato il numero di brevetti coinvolti nella disputa legale tra Motorola ed Apple, ritenendo necessario un ridimensionamento, così da ridurre i margini dell’indagine.

Il giudice Posner si è detto contrario sul grande numero di brevetti coinvolti nella disputa contro Motorola, chiedendo esplicitamente all’azienda californiana di ridimensionare le proprie pretese. Sembra infatti che ammonti a 15 il numero di brevetti originariamente sottoposti alle attenzione dei giudici, con Motorola occupata a presentarne altri 6. Il giudice, nei mesi passati, avrebbe comunque rifiutato alcuni di essi ad entrambe le aziende, ottenendo così un atteggiamento più collaborativo con lo scopo di diminuire lo spettro dell’indagine, almeno secondo quanto riportato da Florian Mueller, esperto legale di brevetti, su FOSS Patents.

In seguito all’evidente tentativo di ‘ridimensionare’ il caso, Apple ha abbassato il numero di brevetti interessati a 6, e 3 per quanto riguarda Motorola; i brevetti di quest’ultima, inoltre, sarebbero sottoposti ai termini FRAND in quanto ritenuti essenziali secondo certi standard. Le accuse di Motorola, rivolte ad Apple, riguarderebbero un mancato comportamento rispettoso dei termini FRAND (condizioni giuste, ragionevoli e non discriminatorie) su tre brevetti relativi alla messaggistica, al network CDMA e al GPRS timing system; ricordiamo, inoltre, che proprio Apple, nella disputa contro Samsung, ha accusato il produttore sudcoreano di abusare dei propri brevetti, coperti dai termini FRAND, per monopolizzare il mercato.

Non è comunque chiaro quali siano i 6 brevetti portati da Apple, ma tra questi è sicuramente presente quello relativo ad una “interfaccia di programmazione di un’applicazione in tempo reale”, anche nota come API; la medesima utilizzata per accusare Andy Rubin in merito alla creazione di Android. Secondo Mueller, qualora Motorola non riuscisse ad opporsi efficacemente, il riconoscimento del suddetto brevetto potrebbe fornire ad Apple non poco vantaggio nella disputa. La posizione di Motorola è comunque molto precaria, in quanto l’azienda si troverebbe ad affrontare perdite economiche particolarmente rilevanti, nonostante Google sia pronta ad acquisire la compagnia, probabilmente per ottenerne i brevetti, da utilizzare eventualmente per difendersi nelle aule di tribunale.

Come sottolineato anche da AppleInsider, qualora Apple dovesse ottenere una serie di vittorie nella disputa contro Motorola grazie al parere favorevole dei giudici su alcuni aspetti legati alle funzionalità del core operating system e su alcuni elementi dell’interfaccia di Android, l’azienda californiana potrebbe cercare di attaccare Android stesso, incrementando così l’interesse verso piattaforme alternative, come WP7 ed il webOS di HP, come anche il Bada/Tizen di Samsung ed Intel.

Una vittoria di Apple, dunque, rappresenterebbe un vantaggio non di poco rilievo nella ‘lotta’ contro la concorrenza, ma per conoscere gli esiti della disputa legale, sarà necessario attendere ancora diverso tempo.

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