Senatore degli Stati Uniti chiede alla FTC di investigare Apple ed Android in merito alla raccolta di dati

Il mese scorso vi abbiamo riportato della richiesta da parte di due legislatori statunitensi per far intervenire il Congresso nella delicata vicenda relativa ad Apple, iOS e la raccolta indebita di dati privati degli utenti, nonostante questo problema sia stato successivamente riscontrato anche nei dispositivi Android. Ad ‘appesantire’ la situazione è ora un senatore degli Stati Uniti, chiedendo alla FTC di investigare Apple ed Android proprio sulla suddetta questione.

La richiesta è da attribuire al senatore democratico Charles Schumer di New York, e questa farebbe riferimento alla FTC (Federal Trade Commmission), chiedendole di intervenire ed investigare la vicenda evidenziata dal New York Times in merito alla possibilità che le applicazioni sia di Android che iOS possano accedere a dati a dati privati dell’utente senza che questo ne sia a conoscenza. Se ricordate, non molto tempo fa vi abbiamo parlato di un esperimento fatto dal New York Times attraverso l’applicazione commissionata ad uno sviluppatore chiamata “PhotoSpy”; tale app, chiedendo ed ottenendo il consenso dell’utente per l’utilizzo delle informazioni sulla localizzazione, poteva avere libero accesso a tutte le fotografie ed i video presenti sul dispositivo, mettendo in evidenza un grave rischio per la privacy. Pochi giorni dopo, tuttavia, è stata rilevata la possibilità che anche le applicazioni Android possano copiare e caricare foto e video di un utente su server remoti senza alcun permesso da parte di quest’ultimo. La questione, poi, è ancor più delicata se si considera la possibilità che le app possano accedere non solo a foto e video, ma anche alle informazioni su contatti presenti nel dispositivo, come accadeva con Path, ad esempio.

Nella lettera inviata all’FTC, il senatore ha scritto che “Questi usi vanno ben oltre ciò che un utente ragionevole può comprendere da solo in merito a ciò a cui acconsente quando permette ad un’applicazione di accedere ai dati sul telefono con lo scopo di supportare le funzionalità dell’applicazione.” Schumer ha inoltre sottolineato come la raccolta di dati senza che l’utente ne sia a conoscenza dovrebbe teoricamente violare i Termini di Servizio per entrambe le piattaforme, iOS ed Android, e di come Apple e Google non stiano facendo nulla per far rispettare tali termini, contrastando quindi con ciò che un produttore di smartphone dovrebbe fare: “E’ richiesto ai produttori di smartphone di assicurarsi che le applicazioni di terze parti non siano in grado di violare la privacy personale di un utente rubando fotografie o informazioni che l’utente non ha esplicitamente deciso di rendere pubbliche […] Quando qualcuno scatta una foto privata su un telefono privato, dovrebbe rimanere esattamente questo: privata”; queste le dure parole del senatore.

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