Sembra che in seguito al lancio del nuovo iPad e alle modifiche apportate dall’azienda californiana ai prezzi e alla disponibilità di quest’ultimo, il mercato “grigio” dell’importazione parallela in Cina starebbe attraversando diverse difficoltà, mentre lo stesso non può dirsi della Russia e dei paesi arabi.
Spesso al lancio di un nuovo dispositivo targato Apple molte persone in fila sono asiatiche, ed altrettanto spesso è possibile notare come questi acquistino decine di dispositivi per una successiva spedizione e rivendita in Cina ed Hong Kong, nel tentativo di lucrare sull’importazione dei suddetti device. Sembra tuttavia che Apple abbia dato un duro colpo a questo particolare mercato estendendo non solo i paesi di lancio del nuovo iPad, ma anche rendendo disponibili diverse fasce di prezzo, di fatto mettendo a rischio il margine di guadagno degli importatori. Questa situazione è stata messa in evidenza da Reuters in un’intervista a persone in fila con lo scopo di esportare il nuovo iPad con lo scopo di rivenderlo.
Questa situazione è ancor più chiara se si considera come gli iPad potessero essere venduti addirittura a 1.100 dollari, a fronte di una spesa d’acquisto di 499 dollari, grazie ad una mancata data di lancio certa e alla scarsità delle unità disponibili. Moltiplicando tale numero per migliaia di iPad, quindi, è molto facile intuire la portata di quest’attività. L’azienda californiana tuttavia, con il nuovo iPad, ha ampliato la quantità delle scorte disponibili offrendo diverse fasce di prezzo complicando di fatto la vita degli esportatori, che sono anche soggetti a controlli più intensi da parte delle dogane cinesi con il blocco sull’importazione di iPad dagli Stati Uniti o che, a volte, possono richiedere dazi superiori. Questo avrebbe costretto alcuni a ritornare agli Apple Store nel tentativo di restituire il proprio iPad a causa delle mancate possibilità di guadagno: spesso queste persone si presentano con decine di modelli di iPad da restituire a causa dei mancati guadagni.
Questa situazione tuttavia ha interessato anche Russia e paesi arabi che, a causa di una data di lancio certa, continuano a rappresentare enormi fonti di guadagno per tutti coloro che sono coinvolti nel mercato grigio dell’importazione parallela degli iDevice.