Apple e alcuni editori sono accusati di politiche anti concorrenziali per la scelta di obbligare diversi store a prezzi più alti del solito per gli ebook, ma la vicenda sembra non doversi concludere in fretta…
La società di Cupertino, infatti non è disposta ad accettare le condizioni di pagamento imposta dalle autorità di vigilanza europee e americane. Le fonti dicono che la soluzione proposta potrebbe radicalmente modificare gli accordi conclusi tra Apple e gli editori Simon & Schuster, Hachette, Penguin, Macmillan e HarperCollins, in quanto le autorità di vigilanza vorrebbero imporre un sistema di pagamenti e di scelta dei prezzi simile a quello utilizzato da Amazon, dove ognuno è libero di stabilire i prezzi dei propri libri senza limiti verso il basso o verso l’alto.
Questo modello vieterebbe agli editori di imporre i prezzi dei libri, dando piena libertà ai rivenditori di impostare un prezzo più basso proprio come faceva Amazon prima dell’ingresso di Apple nel mercato degli ebook. Tradotto in termini pratici, questo significa che Amazon potrebbe nuovamente impsotare prezzi più bassi per i propri ebook, senza che gli editori possano intervenire, e che Apple potrebbe trovarsi costretta ad abbassare anch’essa i prezzi su iBooks Store.
Il Dipartimento di Giustizia dovrebbe presto dare una risposta definitiva per risolvere la questione.