La FTC avrebbe chiesto alla ITC di non bloccare la vendita di iPhone, iPad ed Xbox sui brevetti essenziali-standard di Google.
La scorsa settimana Jon Leibowitz, presidente della Federal Trade Commission, ammise la volontà di voler depositare documenti in merito alla preoccupazione sulle richieste di ingiunzione relative ai brevetti standard con la ITC, International Trade Commission. Questi documenti sono stati depositati nella giornata di mercoledì ed in essi viene richiesto che la ITC “consideri l’impatto dei brevetti standard sulle condizioni di competizione e sui consumatori degli Stati Uniti”; questa richiesta si collega direttamente alla prossima decisione in merito alle denunce da parte di Motorola, ora di proprietà di Google, contro Apple e Microsoft. Nelle indagini preliminari infatti sono state riscontrate delle violazioni, ma la decisione finale verrà presa dalla commissione composta da sei membri della ITC.
All’interno della lettera viene suggerito che la ITC si astenga dall’imporre rimedi in conflitto con l’interesse pubblico, affermando che i blocchi sui brevetti essenziali-standard “potrebbero aumentare i prezzi per i consumatori e minare il processo dei brevetti standard”, chiedendo inoltre che vengano prese in considerazione delle alternative tra cui la possibilità di rimandare un ordine di esclusione in attesa che le parti raggiungano un accordo sui danni, sulla futura licenza dei brevetti o a meno che il possessore dei brevetti FRAND li abbia effettivamente offerti in licenza con termini ragionevoli. La FTC propone un taglio netto tra il richiedere un’ingiunzione su brevetti essenziali-standard o su qualsiasi altro brevetto, propri come Apple.
La dichiarazione della FTC avrà sicuramente un peso di rilievo sulla decisione dell’ITC, e la volontà dell’agenzia è che i possessori di SEP (standard essential patents) vengano compensati per il valore delle proprie invenzioni piuttosto che mediante il blocco dei prodotti. L’implicazione dell’esito di questo processo influenzerà profondamente anche quello con Samsung, che potrebbe proporre la medesima situazione, per non parlare poi della delicata situazione di Google che, con l’acquisizione di Motorola, ha assimilato tutte le dispute in corso contro Apple.
Google in particolare, secondo quanto affermato da Florian Mueller, dovrebbe fare particolare attenzione visti problemi con l’antitrust. Indagini sono state avviate sia dalla FTC che della Commissione Europea per via di presunti abusi da parte dell’azienda, ed entrambe le agenzie hanno assunto la stessa posizione sui brevetti essenziali-standard. L’idea di Mueller è che Google voglia far credere al mondo che tutti i brevetti siano uguali, qualcosa che in realtà non è possibile, ricorrendo ai brevetti essenziali-standard come fossero delle “armi nucleari strategiche”:
Il management di Google vuole semplicemente coprire l’errore da 12.5 miliardi di dollari commesso acquisendo Motorola Mobility in un acquisto d’impulso solo perché Android sta affrontando seri problemi di violazione dell’IP. Prima Google riconoscerà il proprio errore proponendo una vera offerta di licenza dei brevetti FRAND ad Apple e Microsoft, meglio sarà per Android e, soprattutto, per i consumatori.
Google vorrebbe far credere al mondo che tutti i brevetti siano gli stessi. Ma chiaramente non lo sono. E’ stata un’idea sbagliata sin dall’inizio considerare i SEPs come armi nucleari strategiche.
In mancanza di altri dettagli vi terremo aggiornati sulla vicenda non appena questi saranno disponibili. Ciò che è certo è che la situazione diventi sempre più complessa ed intricata con il passare del tempo.
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