iOS 7 è ormai realtà, e in questi giorni abbiamo avuto modo di provare nel dettaglio il nuovo sistema operativo per iPad.
Prima di partire con la recensione – intesa come opinione che io ho di iOS 7 – voglio precisare che in questo articolo non farò un elenco di tutte le caratteristiche di iOS 7 e non mi soffermerò sullo spiegare le varie funzioni. Su iPhoneItalia abbiamo già ampiamente parlato di tutto ciò, e qui potete trovare un’elenco con tanto di approfondimenti delle varie novità di iOS 7.
Colori. Bianco. Colori. Minimal. Semplicità. Vuoto. Questi sono i termini che vengono in mente dopo aver provato iOS 7 per qualche giorno. Rispetto al passato, il nuovo sistema operativo di iPhone e iPad risulta essere una semplificazione assoluta di quello scheumorfismo tanto caro a Forstall e, forse, anche a Steve Jobs. Se prima nelle Note avevamo un fogli giallo con tanto di righe, ora abbiamo uno sfondo bianco. Se prima il Calendario era in pelle, con sembianze simili alla realtà, ora… è tutto bianco. E lo stesso vale per Promemoria, Contatti, Bussola e tutte le altre app native presenti sui nostri dispositivi.
Addio alla realtà, e le impressioni possono essere diverse. All’inizio vi sarete sentiti spiazzati da tutto questo bianco e dai colori vivi delle icone, ma dopo un po vi sarete abituati (spero) e, rivedendo la vecchia grafica di iOS 6, vi sembrerà di essere tornati indietro nel tempo di 10 anni.
iOS 7 appare come un sistema operativo freddo e minimal, dove i particolari non sono fatti di dettagli ma di semplicità. Sono stati tolti tutti i fronzoli inutili, perchè appesantiscono l’esperienza utente. L’esempio lampante lo troviamo nell’app Promemoria, la meno riuscita di tutte. Qui l’effetto minimal è esagerato e l’app si limita ad elencare, su sfondo bianco, le categorie e i singoli to-do.
Se Promemoria è troppo “minimal”, le altre app hanno invece beneficiato di questa cura dimagrante. Calendario è molto più usabile, soprattutto da quando è stato inserito il pallino rosso che ti mostra in quali giorno sono già memorizzati degli appuntamenti. Molto bella anche la vista annuale, con la possibilità di accedere velocemente alle altre viste disponibili. Creare un nuovo appuntamento è semplice come sempre, ma in generale l’utilizzo di questa app è davvero appagante.
Cura dimagrante che ha toccato anche l’app Messaggi: l’imperativo è lo sfondo bianco, poi tutti il resto. Qui sembra di usare un’app del futuro, soprattutto quando scriviamo e rispondiamo ad un messaggio, con i colori che sbiadiscono in base alla data di ricezione.
Per ora, invece, ho trovato inutile la modalità Raccolta divisa per anni: un’insieme di anteprime piccolissime, che servono solo se ricordiamo approssimativamente la data in cui abbiamo scattato una foto. Utile, invece, è il fatto che ora l’app crea automaticamente delle raccolte in base a data e luogo e memorizza, sempre in modo automatico, in parti separate video, foto e panoramiche.
I nuovi effetti dell’app Fotocamera, anch’essa ridotta ad un semplice tasto bianco su sfondo nero, sono visti e rivisti, ma si tratta comunque di una funzione nativa che male non fa. La cosa più utile, però, è data dalla possibilità di attivare/disattivare l’HDR al volo, senza dover aprire altri menu. Lo zoom dei video è un’altra funzione molto attesa e che funziona benissimo, anche vedendo il video su Pc o Mac.
Calcolatrice e iTunes Store si limitano ad un apprezzabile restyling grafico, così come Mappe, Mail, Orologio e Note. Bellissima l’app Meteo, la meno “minimal” di tutte le app native: effetti meteo, animazioni, font stupendi e informazioni dettagliate. Ottima davvero.
Il menu Impostazioni si avvantaggia di nuove icone (cambiate con una delle ultime beta), tutte colorate e che danno la possibilità di visualizzare subito l’opzione richiesta. Tra le impostazioni più interessanti, ho apprezzato soprattutto la nuova gestione della Privacy (posso scegliere quali app possono accedere ai vari dati) e la possibilità di visualizzare quali app hanno consumati dati durante il loro utilizzo. Si tratta di una funzione molto comoda per gestire il proprio traffico. Da migliorare, invece, la gestione delle notifiche, ancora troppo macchinosa e lenta per chi vuole personalizzarle al massimo e attivarle o disattivarle per singole app.
Una grandissima funzione, attesa da almeno due anni, è quella che consente di aggiornare in automatico le app. Bene, nell’utilizzo quotidiano del telefono vi accorgerete presto che non dover più aggiornare manualmente le app è qualcosa di fantastico. E ancora più bello è non vedere più il bollino rosso sull’applicazione App Store!
E sempre nell’utilizzo quotidiano, non può non essere ricordata la Blacklist: con iOS 7 posso finalmente decidere quali persone non possono chiamarmi ad una certa ora e quali possono farlo. Un sistema semplice, integrato praticamente nell’app Telefono, che farà le felicità di molti utenti.
Anche Facetime si rinnova con le chiamate audio: ho provato più volte ad utilizzare Facetime al posto di Skype e i risultati sono ottimi. Qualità audio buona, perdite di segnale quasi assenti e possibilità di switchare alla chiamata video con un click.
Che dire poi della livella? Aprite Bussola, spostatevi verso destra con una gesture, ed ecco il pallino che, sfruttando l’accelerometro, ci consente di appendere la mensola in maniera corretta. Insieme a BlackList e Facetime audio, questa è una delle novità più usate di iOS 7.
Nell’uso quotidiano, il Multitasking potrebbe non piacere a tutti. Graficamente è superlativo, ma dal punto di vista funzionale un po’ meno. Mentre prima, infatti, i maniaci della chiusura app (sapete che non è necessario, almeno non sempre, vero?) potevano cliccare sulla “x” in modo veloce e chiudere decine di app in pochi secondi. Ora, invece, se ne possono chiudere solo tre per volta e il processo è leggermente più lungo. Inutile, ma lungo.
Quello che invece mancava veramente era la possibilità di attivare o disattivare alcune funzioni dell’iPhone e dell’iPad senza andare nelle impostazioni. Con il Centro di Controllo questo è possibile, dato che ora possiamo gestire alcune opzioni alzando la tenda da qualsiasi schermata della Home. E se il Pannello di Controllo sale dal basso, il Centro Notifiche scende dall’alto.
Qui ci sarebbe molto da migliorare, come detto prima, e posso quindi affermare che un punto dolente di iOS 7 rimane proprio la gestione di tali notifiche. Perchè non posso eliminarle tutte con un click, e devo invece chiuderle una ad una divise per app? Perchè non mi consenti di gestire la priorità di lettura? Forse con iOS 8. Speriamo.
Molto carina è invece la schermata Today di questo Centro Notifiche, dove troviamo le info meteo, la vista del calendario odierno e l’elenco degli appuntamenti di domani.
AirDrop è un’altra funzione sbandierata da Apple per lo scambio diretto di file, ma in 3 mesi di iOS 7 l’avrò usata 2 volte. Colpa mia, perchè solo da pochi giorni iOS 7 è disponibile per tutti, mentre prima era difficile trovare persone con cui condividere tali file. La funzione rimane comunque interessante, perchè crea un collegamento P2P tra due iDevice per lo scambio di diversi file.
Cosa mi ha stupito è invece l’attenzione verso la sicurezza. Ho ripristinato il mio iPhone 5 con iOS 7 e la prima cosa che mi è stata chiesta prima di procedere con la formattazione è stata la password di Trova il mio iPhone. Insomma, ora i ladri non potranno così facilmente ripristinare il dispositivo (chi ha detto DFU?). Anche una volta ripristinato, comunque, alla prima attivazione verrà nuovamente chiesta la password…
E poi alzi la mano chi non sta usando molto di più Spotlight. La ricerca in iOS 6 aveva una schermata apposita, la zero, raggiungibile solo dalla prima pagina della home, per cui non era comodo effettuare tali ricerche. Ora, invece, Spotlight si apre “abbassando” le icone da qualsiasi schermata. Finalmente. E un finalmente lo dedico anche alle cartelle con icone infinite: addio “Giochi 1” – “Giochi 2” – “Giochi 3”. Potevi, cara Apple, consentire però anche la creazione di sotto cartelle. Sarebbe bello poter creare, esempio, una cartella Giochi e all’interno mettere altre categorie (“Avventura”, “Arcade”, “Strategia”, ecc…). Aspetteremo iOS 8.
Una bella ventata di aria fresca l’ho respirata con la GM, perchè Apple ha finalmente inserito nuove suonerie (una trentina) e nuovi sfondi. Sembrerà poca cosa, ma per un telefono già poco personalizzabile questo è tanto.
Cosa manca ad iOS 7? Una gestione migliore delle notifiche, sicuro. magari la possibilità di cancellare le app native (chi vuole la Borsa?), un’integrazione migliore delle app (mi farebbe comodo poter aprire una foto e condividerla con app terze, vedi Whatsapp, senza dover aprire le singole app). Stop. Non voglio i tweak (usati pochissimo, anche su Mac), non voglio i Temi (se Ive ha lavorato tanto su iOS 7, perchè stravolgerlo con il tema della mia squadra del cuore?) e non voglio libertà.
iOS mi piace perchè è fatto bene, è solido, ha una grafica logica e un’interfaccia non fine a se stessa. Pensate ancora ai temi: ora tutte le app si stanno ottimizzando per iOS 7 e l’iPhone o l’iPad sembreranno un unico eco-sistema minimal: con un tema, tutto questo sarebbe stravolto, per un risultato quantomeno ridicolo. Ancora, negli anni iOS si è perfezionato e ora abbiamo più o meno tutto quello che desideriamo. Manca qualcosina, dettagli. Ci sono difetti, piccoli, ma ci sono. Le icone possono far vomitare molti, ma non è da questo che si giudica un giocat.. un sistema operativo, pardon.
Un sistema operativo lo si giudica dall’affidabilità (10 su 10), dall’interfaccia grafica (9 su 10), dalle funzioni (cosa volere di più), dall’ecosistema di app (centinaia di migliaia), dal quanto ti fa risparmiare (chiamate gratuite, messaggi gratuiti…) e dalla velocità (migliorata, anche se su iPhone 4 ne sconsiglio l’utilizzo).
Se avete già aggiornato il vostro dispositivo, quasi sicuramente avrete avuto la mia stessa opinione non appena riattivato l’iPhone o l’iPad: “Sembra un nuovo terminale!”. Già, perchè iOS 7 apporta così tanti cambiamenti grafici, che l’iPhone e l’iPad sembreranno nuovi dispositivi. Cerco, ci vorrà qualche ora per abituarsi, ma dopo l’uso quotidiano di iOS diventerà ancora più appagante, perchè tutto sembra studiato e creato per facilitare ancora di più il lavoro dell’utente.
Rispetto alla versione iPhone, però, quella per iPad ha ancora qualche bug. Si vede che Apple ha dato priorità ad iOS 7 su iPhone, anche in vista del lancio dei nuovi modelli, per questo sui nostri iPad il nuovo sistema operativo risulta essere ancora lacunoso. Alcune app craschano (soprattutto Safari e Mail), a volte il touchscreen non risponde ai comandi, altre volte il sistema rallenta. Di sicuro, entro un mese Apple rilascerà un aggiornamento, proprio per preparare iOS 7 “maturo” per i nuovi iPad attesi a metà ottobre.
Gusti. Dettagli. Quelli che Apple ci ha insegnato ad apprezzare con piccoli miglioramenti di anno in anno.