iOS 7 ha permesso agli sviluppatori di accedere ad una nuova funzione molto interessante: l’aggiornamento delle app in background. Uno sviluppatore però avverte: questa funzione pesa troppo sui server.
Questa funzione permette alle applicazioni di aggiornare i contenuti collegandosi ai server per scaricare nuove informazioni in modo periodico e costante. Gli utenti possono decidere quali tra le app supportate debbano effettuare questo “refresh” dal pannello delle impostazioni e gli sviluppatori possono anche scegliere, nel momento di scrittura dell’app, ogni quanto tempo l’app deve effettuare l’aggiornamento dei contenuti. Il risultato è quello di rendere più veloci e reattive le applicazioni, migliorando l’esperienza d’uso dell’utente. Ma uno sviluppatore avverte: questa funzione comporta un aumento significante del numero di connessioni ai server.
Lo sviluppatore David Smith dice di aver notato un incremento di circa 16 volte nelle richieste effettuate ai server con questa funzione attiva. Lo sviluppatore ha voluto provarla su un’app che richiederebbe quasi necessariamente questo tipo di funzione: un’app per le previsioni meteo. Purtroppo però i server non sono gratuiti e ogni richiesta costa qualcosa (nel caso dello sviluppatore 0.01¢ a richiesta). Lo sviluppatore quindi suggerisce, anche dopo aver esaminato varie tipologie di app che sfruttano questa funzione, di limitare il più possibile gli aggiornamenti in background.
Se dal lato sviluppo bisogna stare attenti per il carico esercitato sui server, dal lato utenza bisogna considerare che ogni richiesta che pesa agli sviluppatori pesa anche sul nostro piano dati. Quindi il consiglio migliore è di fare delle scelte e mantenere attivo solo l’essenziale.
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