Black Powder riprende in versione simpaticamente arcade l’invasione della Finlandia, portata avanti dagli Inglesi nel 1855. Nonostante una presentazione grafica semplice, ma accattivante, realizzata con una modellazione 3D essenziale ma simpatica, il gioco “fa acqua” (giusto per stare in tema) per quanto riguarda il gameplay, confuso e decisamente pasticciato.
Il problema principale di Black Powder è quello di basarsi su un sistema, bisogna dirlo, davvero poco intuitivo. Black Powder sembra fare del proprio meglio per rendere tutto inutilmente complicato: i suoi tre cannoni, i meccanismi per ricaricarli e ripararli, e perfino il modo in cui si spara… Tutto poteva essere realizzato in maniera molto più facile e veloce. Sparare, prendendo la mira e rilasciando, è divertente: ma per affondare una barca occorrono presto troppi colpi, e mentre le barche si accumulano e la tensione sale, prendere la mira diventa complesso e vedere la barca nemica incassare colpi su colpi è decisamente frustante. Nel frattempo Pete si dà da fare tra i cannoni, li ripara e li ricarica… ma a volte ci si trova a morire quasi senza accorgersene, perchè non si capisce mai con precisione quali danni si stiano riportando.
In conclusione Black Powder è un gioco decisamente confuso e un po’ pasticciato. Combattuto tra semplicità arcade e time management, Black Powder rende tutto inutilmente complicato e risulta inevitabilmente frustrante, lasciando al giocatore la spiacevole sensazione di non essere del tutto padrone delle proprie azioni.
Black Powder è un’applicazione universale disponibile su App Store a 0,79 €
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