Questa è una di quelle notizie che non vorremmo mai leggere. E’ stata riportata oggi da 9to5 Mac, e presagisce uno scenario decisamente poco roseo per il futuro dell’editoria online.
La tassa del 30% imposta da Apple sulla distribuzione dei contenuti digitali per i dispositivi iOS ha mietuto la sua prima vittima.
BeamItDown Sotfware ha infatti annunciato che chiuderà lo sviluppo e la vendita di contenuti tramite il suo iFlow Reader, a causa appunto dell’impossibilità di avere margine di guadagno, data l’alta percentuale degli introiti che viene assorbita dall’azienda di Cupertino con l’odiato balzello, lasciando letteralmente a secco le casse della piccola casa editrice digitale.
Il comunicato con cui hanno annunciato la loro uscita dal mercato, non risparmia di certo polemiche nei confronti della politica di Jobs e soci:
“BeamItDown Sotfware e l’iFlow Reader cesseranno di funzionare il 31 Maggio 2011. Noi non volevamo assolutamente fare ciò, ma Apple ha reso del tutto impossibile a chiunque, tranne Apple stessa, di fare affari vendendo libri contemporanei su ogni device iOS.
Non possiamo sopravvivere vendendo libri in perdita, e siamo costretti a ritirarci dal mercato. Noi abbiamo scommesso tutto su Apple e iOS, ma poi Apple ci ha fatto fuori cambiando le regole nel bel mezzo del gioco.
Questo è un giorno decisamente triste per l’innovazione su iOS per questa particolare categoria di applicazioni.
Noi siamo una piccola compagnia che ha pensato di creare un prodotto migliore. Pensiamo di averlo fatto ma siamo impotenti nei confronti del controllo assoluto di Apple sulla piattaforma iOS.”
Philip Huber, tra i fondatori dell’azienda di 5 persone che ha investito oltre un milione di dollari, ha rivelato che è stato impiegato un intero anno per sviluppare l’applicazione. Non ci saranno più aggiornamenti, non si venderanno più ebook tramite l’applicativo, che in ogni caso non funzionerà sulle future versioni di iOS. Anche il sito web ufficiale del servizio verrà chiuso a breve.
Non è certo una buona notizia per gli appassionati di contenuti digitali, che potrebbero vedere a breve altri editori, soprattutto di contenuti indipendenti e non in grado di reggere la pressione della tassazione Apple, chiudere miseramente i battenti.
Voi che ne pensate?