L’AGCOM ha deciso di bloccare Politicapp, applicazione realizzata dalla SWG (uno dei più importanti istituti di sondaggi in Italia) che prometteva di fornire aggiornamenti sui sondaggi anche a ridosso delle elezioni, sfruttando il fatto che la legge italiana sul divieto di pubblicare tali informazioni a 15 giorni dal voto non si sarebbe dovuta applicare su smartphone e tablet.
Secondo l’AGCOM, anche Politicapp deve rispettare l’articolo 8 comma 1 della legge sulla par condicio, che impone un veto alla pubblicazione dei sondaggi elettorali a 15 giorni dalle elezioni. La AWG era stata però autorizzata dalla stessa AGCOM, che inizialmente aveva ritenuto iPhone e iPad dispositivi non rientranti nella definizione di “apparecchi di diffusione di massa”. Peccato che li potenziale bacino di utenza era di milioni di utenti: proprio per questo, l’AGCOM ha bloccato l’app, impedendo di fatto la pubblicazione dei sondaggi.
Nel comunicato ufficiale si legge:
Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Angelo M. Cardani, ha svolto oggi un approfondimento relativo alla diffusione, attraverso un’applicazione accessibile da smartphone realizzata dalla società SWG, di sondaggi politico-elettorali anche negli ultimi quindici giorni di campagna elettorale, periodo nel quale la legge ne impone il divieto di diffusione. L’approfondimento si è reso necessario alla luce del rilievo assunto dall’iniziativa, largamente pubblicizzata dalla SWG dopo che gli uffici dell’Autorità, contattati via e-mail, avevano dato, in sede di prima valutazione, riscontro positivo a una sommaria richiesta di chiarimenti avanzata dalla Società. Com’è noto, l’art. 8 , comma 1, della legge sulla par condicio stabilisce che nei quindici giorni che precedono la data delle votazioni è vietato non solo rendere pubblici, ma comunque diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto. Una disposizione, che, dunque, non fa alcun riferimento alla piattaforma trasmissiva attraverso la quale avviene la diffusione. Il Consiglio dell’Autorità ha ritenuto che l’applicazione realizzata dalla SWG, nei termini in cui viene pubblicizzata, rende accessibile – previo il pagamento di un prezzo contenuto – il risultato dei sondaggi ad un pubblico potenzialmente molto vasto, con inevitabili effetti di diffusione incontrollata dell’informazione. Questa circostanza configura quindi un’oggettiva violazione del divieto imposto dalla legge sulla par condicio. L’Autorità ha comunicato le proprie valutazioni alla SWG, confermando, anche in relazione a questa ipotesi, il divieto di diffondere sondaggi dalla mezzanotte del prossimo venerdì 8 febbraio e fino alla conclusione delle operazioni di voto. Roma, 6 febbraio 2013 
SWG fa ora sapere di voler rispettare la discutibile scelta di AGCOM, rassicurando gli utenti: chi ha scaricato l’app potrà richiedere via e-mail o la restituzione di quanto pagato per l’acquisto dell’app, oppure tutti i documenti sui sondaggi che verranno comunque preparati dall’azienda.
Ricordiamo che l’applicazione è a pagamento e comprende l’accesso a tutti i contenuti fino al 26 febbraio 2013. Non esistono costi aggiuntivi o possibilità di acquisti frazionati. Il prezzo dell’applicazione è di 9,99€.